Pasqua. Monsignor Mate Uzinić invita alla riflessione

Il Messaggio pasquale dell’arcivescovo di Fiume dal Vangelo secondo Giovanni

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Pasqua. Monsignor Mate Uzinić invita alla riflessione
Mons. Mate Uzinić. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Il messaggio pasquale dell’arcivescovo di Fiume, monsignor Mate Uzinić e dell’arcivescovo emerito, monsignor Ivan Devčić è tratto dal Vangelo secondo Giovanni (20:15) “Gesù le disse: ‘Donna, perché piangi? Chi cerchi?’” in cui, tra le altre cose, ricorda il giardino dove la mattina di Pasqua avviene l’incontro di Gesù e Maria di Magdala; al Giardino dell’Eden e agli eventi in esso contenuti, ma soprattutto all’orto del Getsemani, dove Gesù pregò e sudò sangue prima della sofferenza e della morte. Egli ci ricorda che attraverso la sua sofferenza, morte e risurrezione, Gesù “ha riaperto a tutti gli uomini l’accesso all’albero della vita – che è la sua croce, e al suo frutto, che è la sua salvezza e lui stesso”.
“In questi momenti del Getsemani – afferma monsignor Uzinić –, Gesù era più simile a noi che mai. Nella sua ansia e nel tormento che ne seguì, possiamo riconoscere le sofferenze e le ansie di tutta la nostra vita, dei nostri fratelli e sorelle in Palestina e Israele, in Ucraina e in altri luoghi dove perdurano i conflitti bellici, le vittime di varie forme di violenza e sofferenza, le vittime di violenza domestica e di altro tipo, i bambini non ancora nati, i giovani senza speranza, tossicodipendenti intrappolati nel mondo della droga, dell’alcol e del gioco d’azzardo, gli anziani abbandonati, le persone con disabilità escluse dalla vita della Chiesa e dalla società, le persone LGBT discriminate e che incontrano solo il rifiuto, i lavoratori stranieri ingannati e sfruttati, i senzatetto, i migranti e altri. La preghiera può e deve aiutarci ad affrontare la sofferenza e a superarla, così come a resistere alla tentazione di distogliere lo sguardo dalla sofferenza dei nostri fratelli e sorelle. Riconoscere Cristo torturato e umiliato nei nostri fratelli e sorelle è il prerequisito per riconoscere il Risorto.
La mattina di Pasqua Gesù ha asciugato le lacrime di Maria Maddalena. Possa Egli asciugare le nostre lacrime e incoraggiarci a incontrare gli altri e ad aiutarli nelle loro necessità, servendoli nell’amore e annunciando la buona notizia della risurrezione di Cristo”.

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