Omaggio artistico a Josip Pičman

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Omaggio artistico a Josip Pičman

Nell’ambito delle manifestazioni “Hrvatska volontira” (La Croazia fa volontariato) e della Settimana verde fiumana, conclusasi di recente, con l’azione di volontariato “Kortil dal vivo” (Kortil uživo), promossa dal Dipartimento per la cultura della Città di Fiume, è stata abbellita la piazza tra la Scuola di edilizia e la Scuola elementare Centar e realizzato un dipinto sulla scalinata in via Podhumskih žrtava. L’iniziativa si inserisce nel Programma di partenariato locale e nel suo ambito la piazza è stata ripulita, abbellita con delle piante, delle panchine e giardini asciutti e si sono svolti dei laboratori con gli alunni e gli inquilini degli edifici circostanti. Lo scopo del progetto “Kortil dal vivo” era di abbellire la piazza quale spazio pubblico e renderlo più accessibile e piacevole per i passanti e gli inquilini degli edifici circostanti. Il progetto è stato proposto dal Gruppo di cittadini Kortil.

L’aspetto più interessante dell’iniziativa è stata senz’altro la realizzazione del ritratto dell’architetto zagabrese Josip Pičman, autore del complesso della Casa di cultura (HKD) di Sušak, sulla scalinata che porta verso l’HKD. Si tratta di un bell’omaggio all’architetto che si tolse la vita il 7 febbraio 1936, un giorno prima che il Consiglio cittadino di Sušak approvasse l’accensione di un mutuo per il finanziamento del suo progetto.
Josip Pičman nacque a Lekenik (nella Regione di Sisak e della Moslavina) il 14 febbraio 1904. Studiò architettura in seno alla Facoltà di Ingegneria di Zagabria, dove ottenne il diploma nel 1929.
Il suo primo progetto architettonico fu quello per la Casa popolare di Osijek, mentre dopo la laurea pubblicò il progetto del caffè Kontinental a Sušak. All’epoca, la città sulla sponda sinistra della Fiumara attraversava una fase di grande sviluppo. Trascorse in seguito un anno in Germania, dove proseguì con il suo lavoro di architetto realizzando diversi progetti nell’atelier di Hans Poelzig. L’esperienza tedesca ebbe un influsso positivo sul suo rapporto verso l’architettura moderna. 

Un progetto ambizioso

Tra i numerosi progetti ai quali si dedicò, assieme all’architetto Seissel, quello della chiesa dei SS. Cirillo e Metodio di Sušak, mentre nel 1934 lavorò al piano di regolazione di piazza Re Pietro, sempre a Sušak.
Nello stesso anno ottenne il primo premio per il progetto della Casa popolare di Sušak (oggi HKD), al quale lavorò fino alla sua tragica scomparsa nel 1936.
Il complesso della Casa di cultura a Sušak, che all’epoca faceva parte del Regno di Jugoslavia, fu il risultato della necessità della città di disporre di una struttura per l’organizzazione di manifestazioni di vario tipo. Sull’altra sponda, a Fiume, infatti, questa funzione era ricoperta dal Teatro Fenice. Dal momento che il complesso doveva sorgere in centro città, l’unico punto nel quale lo si poteva sistemare era la zona chiamata “Kortil”, un terreno difficile e piuttosto angusto, che Pičman sfruttò al massimo sistemandovi un albergo, separato dalla sala per le manifestazioni e i contenuti collaterali. L’opera di
edificazione ebbe inizio nel 1936 e si concluse nel 1947.

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