«Nessun essere umano dev’essere trascurato»

Il messaggio natalizio di monsignor Mate Uzinić ha toccato un tema attuale: la crisi economica e gli immigranti. Ritorna in cattedrale il tradizionale concerto di Santo Stefano

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«Nessun essere umano dev’essere trascurato»
Mons. Mate Uzinić e il guardiano del convento francescano, fra Krunoslav Kocjan. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

“Ed ella diede alla luce il suo figlio primogenito, lo fasciò e lo coricò in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo”. Dal Vangelo secondo Luca” (2:7), monsignor Mate Uzinić, arcivescovo dell’Arcidiocesi di Fiume ha tratto spunto per il suo messaggio natalizio, presentato al consueto appuntamento annuale con i media. L’incontro si è svolto nel refettorio del convento francescano del Santuario mariano di Tersatto e dopo i saluti del guardiano, fra Krunoslav Kocijan, è stato lo stesso arcivescovo a illustrare le finalità del messaggio. “Nell’intervento ho preso spunto dalle mie riflessioni in quest’anno così infelice con la pandemia ancora in corso, guerre, rifugiati, crisi economica che crea povertà. La storia della nascita di Gesù Cristo, del Natale, è un bel racconto il cui contenuto ci commuove sempre. Siamo felici poiché è una storia a lieto fine, quella di Dio che si è fatto uomo per noi e intorno al quale ci stringiamo nella notte di Natale quando quel bambino venne adorato dagli umili, i pastori accorsi a conoscerlo di persona come lo facciamo noi, mettendoci pazientemente in fila”.

Nel discorso, mons. Uzinić ha ricordato un altro caso simile avvenuto nel 2019 nei pressi di Glina quando una donna iraniana, entrata illegalmente in Croazia, ha partorito una bambina nei boschi, prima dell’arrivo dell’ambulanza, chiamata dagli agenti di Polizia, che sono stati i primi a soccorrerli. “Ricordando quella storia, non posso fare a meno di pensare a quante storie simili ci sono, quante persone bisognose e in difficoltà, che nessuno può o vuole aiutare. Gente in cammino, nei boschi, nei campi, gente alle stazioni, gente per la quale non c’è posto altrove, gente come Maria e Giuseppe, bambini e neonati, come Gesù. Sono spesso notizie senza lieto fine, storie infelici dell’umanità. Dio ha voluto rendere la storia di Betlemme a lieto fine, ma non senza di noi, senza la Chiesa, la cui missione è raccontare e fare parte di quest’avventura, vicini agli altri e per gli altri. Il processo sinodale che abbiamo iniziato come Chiesa e che è tuttora in corso, vuole ricordarci che siamo coinvolti in un ‘cammino’ e che la nostra vita è un ‘percorso’. Questa è la nostra direzione comune. Il mistero della nascita del Figlio di Dio, che diventa ‘figlio dell’uomo’, è il fondamento della Chiesa sinodale in ‘cammino’.
Invito tutti i fedeli intenti nel cammino a non lasciare indietro nessuno e trovare posto nei cuori per chi è in difficoltà o bisognoso, poiché anche noi possiamo essere Maria e Giuseppe. Veniamo loro incontro perché anche le loro storie possano essere a lieto fine. Buon Natale e felice Anno nuovo 2023”, ha concluso l’arcivescovo.

«Božić je judi» a Santo Stefano
Nel prosieguo dell’incontro è stato presentato il concerto “Božić je judi” (Gente, è Natale), che tradizionalmente viene offerto il giorno di Santo Stefano nella Cattedrale di San Vito. Come affermato da Jadranka Čubrić, in rappresentanza dell’Unione dei musicisti della Croazia (HGU), l’evento si svolge per il 29º anno consecutivo, anche se la pandemia aveva limitato la partecipazione del pubblico. Ora si torna al ritmo usuale e l’appuntamento è per il 26 dicembre, alle ore 19, in Cattedrale. Da casa lo si potrà seguire in diretta tramite l’emittente Radio Fiume o i canali YouTobe dell’Arcidiocesi o dell’Associazione, oppure davanti alla Cattedrale su un megaschermo.
“Saranno una cinquantina i partecipanti di quest’anno, tutti locali, che interpretano vari generi musicali, da quelli tradizionali, folcloristici al rock e al pop. Ospiti, due musiciste ucraine, la cantante Olga Kaminska da tempo residente a Fiume e la chitarrista Viktorija Kulykovska, che interpreteranno delle melodie ucraine”, ha annunciato Aleksandar Valenčić, produttore del concerto. Tra gli interpreti, pure il violista connazionale Francesco Squarcia.

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