La tragica morte delle sorelle Filipović, Višnja (22) e Gordana (18), avvenuta 14 anni fa non ha trovato ancora un colpevole. Il dolore della famiglia è difficilmente immaginabile. Uno degli incidenti più tragici che la recente storia di Fiume ricordi si verificò il 15 dicembre 2006: le sorelle e altri tre giovani di Fiume imboccarono l’autostrada in direzione di Zagabria per assistere a un concerto. Al volante della Toyota Yaris c’era la sorella maggiore Višnja. All’altezza della stazione di servizio dell’Ina, a Čavle, nel tentativo di evitare uno scontro frontale con un veicolo che procedeva in contromano, la Yaris, una volta perso il controllo, cappottò e Višnja morì quasi subito, mentre sua sorella minore Gordana spirò il giorno dopo a causa delle gravi ferite.
Quattordici anni dopo quel giorno la sfortunata famiglia Filipović è stata colpita da un altro grave lutto. Dopo una lunga malattia è morto il padre delle ragazze Dragutin. Fatidico per lui lo stress accumulato dopo la scomparsa delle figlie e tutto quanto ne è conseguito. “Abbiamo combattuto il sistema il più duramente possibile e siamo arrivati lontano. Non ho più le forze per nulla”, ha detto la madre Ljubica Filipović, distrutta dopo la scomparsa del coniuge.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.
