Come da programma, questa settimana la visita degli esponenti dell’UI, per l’occasione rappresentati dalla titolare del Settore Istituzioni prescolari, scolastiche e universitarie, Patrizia Pitacco, alle scuole elementari della CNI, mirata al rafforzamento del dialogo con le stesse, ha fatto sosta alla SEI “San Nicolò”, dove è stata ricevuta dalla direttrice, Iva Bradaschia Kožul, dalla presidente del Comitato scolastico e docente di lingua italiana, Sara Vrbaški, dalla psicologa Ester Bakotić Šepić, dalla pedagogista Ivana Baraba e da altri rappresentanti del collettivo. Nella prima parte dell’appuntamento, Pitacco ha incontrato gli allievi delle classi VII e VIII, coinvolti nei laboratori di orientamento professionale, nel corso dei quali non sono mancati spunti, idee e proposte. A tale proposito, Elois, Cvita, Clara e Laura hanno dichiarato che “il laboratorio è stato molto utile in quanto ci ha aiutato a comprendere meglio cosa potremmo fare da grandi, abbiamo avuto un bel confronto di idee e opinioni, nonché la possibilità di interagire e conoscerci in un modo diverso che in classe. Ci piacerebbe ripetere l’esperienza, magari avendo un pochino più di tempo per parlare delle nostre scelte, di come viviamo la scuola, di che cosa ci piacerebbe cambiare nella società e nei rapporti interpersonali. Non sarebbe neanche male fare delle attività in cui ognuno di noi abbia modo di immedesimarci nei diversi tipi di impieghi”.

Dialogo aperto
Bradaschia Kožul ha rilevato l’importanza e l’utilità del progetto. “Con la titolare del settore scolastico abbiamo toccato svariati argomenti e questioni relative alla nostra istituzione. Si è parlato dei punti di forza, di quelli che necessitano di un rafforzamento (quali la mancanza di spazi e di insegnanti), dei progetti, delle sfide, di come migliorarci e crescere. A mio avviso è stato un dialogo spontaneo, aperto e diretto. Tra le proposte avanzate dai docenti mi è sembrata molto interessante quella di avere l’opportunità di entrare nelle classi delle altre scuole, per vivere realtà diverse e per conoscere meglio la nostra. In tale senso, si è appurato che se fossimo maggiormente uniti non ci sarebbero limiti a ciò che potremmo fare. Ovviamente, ci si è soffermati sul bisogno di un arricchimento lessicale, sia per ciò che concerne gli insegnanti che gli allievi. Trattasi di un’ottima iniziativa, dove i ragazzi e le nostre istituzioni hanno modo di avvicinarsi e raccontarsi. È importante capire che ci viene dato molto e che, una volta concluso il percorso di studi, la CNI offre una miriade di professioni da svolgere in seno alla stessa. Vi sono tante opzioni e opportunità”.