Fiume, una Città che sta cambiando volto

Sessione solenne del Consiglio cittadino nella ricorrenza di San Vito, patrono della Città, alla presenza del Presidente della Repubblica, Zoran Milanović. Assegnati i premi ai benemeriti

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Fiume, una Città che sta cambiando volto
I premiati con il sindaco e la presidente del Consiglio. Foto: RONI BRMALJ

È un momento dedicato principalmente a chi nell’arco di un anno, o di una vita, ha contribuito allo sviluppo e alla promozione della Città, al suo arricchimento sociale e culturale. In altre parole, è l’occasione per tirare le somme. Ieri al TNC “Ivan de Zajc” si è tenuta la tradizionale sessione solenne del Consiglio cittadino, la cui presidente Ana Trošelj ha salutato gli invitati e i premiati: “Facendo riferimento all’anno trascorso dal nostro ultimo appuntamento, desidero sottolineare il fatto che le consigliere e i consiglieri sono stati molto attivi ponendo all’attenzione del sindaco le questioni più importanti e offrendo allo stesso tempo delle proposte. In un anno sono stati avviati molti progetti, ma in quest’occasione vorrei ringraziare Mirna Pavlović-Vodinelić, che per molti anni ha svolto il ruolo di segretaria del Consiglio cittadino e che l’autunno scorso ha deciso di continuare la propria carriera ad Abbazia, assumendo nuovamente un compito di grande responsabilità”. Per il resto, Ana Trošelj ha elencato le principali decisioni del Consiglio, accennando anche a quelle che sono state caratterizzate da polemiche e da proposte respinte.

Filipović tira le somme
La Città di Fiume festeggia il trentesimo compleanno nell’attuale assetto amministrativo nei suoi 44 chilometri quadrati. Il sindaco Marko FIlipović ha elencato, in ordine sparso, gli obiettivi raggiunti in questo periodo partendo dal Campus universitario di Tersatto, passando per gli impianti sportivi, dal polo natatorio di Costabella al palasport di Zamet e alla palestra per l’atletica leggera a Cantrida. Ha accennato ai grandi investimenti in corso, da Molo Zagabria a Porto Baross, rispettivamente futuro terminal container e marina. C’è quindi la strada D403, l’ospedale a Sušak, prossimi all’inaugurazione, ma anche la D404 già da tempo completata e il progetto dell’Autostazione in Žabica che ha trovato un investitore che la realizzerà in tempi ragionevolmente brevi. “È nato il quartiere artistico nell’ex complesso Benčić, sono state costruite le infrastrutture in diversi segmenti della sfera comunale e realizzati, nell’ambito del programma POS di edilizia residenziale agevolata 700 alloggi”. Tra i traguardi raggiunti c’è anche quello del superamento di molte crisi, da quella sanitaria dovuta al Covid-19 all’inflazione, passando per il caro carburanti, superato anche grazie alle misure del governo.

I premiati
“Vivere a Fiume è bello e sono sicuro di condividere questo pensiero con tutti i presenti”, ha detto Ljubomir Španjol-Pandelo al quale il Consiglio cittadino di Fiume ha assegnato il Premio alla carriera, vissuta come manager in un contesto sociale e politico, nell’ex Jugoslavia, che non sapeva riconoscere sempre certi valori. Per i tifosi del Rijeka fu uno dei dirigenti più apprezzati. Dirigente dell’“Adriamont” e dell’“Adriagradnja”, ebbe un ruolo importante nella nascita di nuovi quartieri residenziali, da Srdoči a Drenova, da Valscurigne a Marčeljeva draga.
La Targa d’oro Città di Fiume è stata assegnata all’Associazione Depaul Hrvatska per il contributo nell’assistenza sociale e nel sostegno ai diritti civili e all’Associazione Pro Torpedo per la ricerca, la valorizzazione, la promozione e la tutela del patrimonio ereditato dalla storia industriale della città.
Il Premio annuale Città di Fiume quest’anno è andato a Ivica Nikolac per il suo impegno pluriennale nella promozione dell’arte fotografica di Fiume e degli artisti fiumani, anche a livello internazionale; Slobodan Čegar è stato premiato per i risultati sportivi nel sollevamento pesi nelle competizioni nazionali. Sandro Bastiančić ha ricevuto il Premio per la sua attività nel campo musicale, cantautore pluripremiato e uno dei simboli della scena pop-rock fiumana. Il Premio annuale è stato assegnato anche a Luči Vidanović per l’approccio creativo e innovativo nelle scenografie del Teatro dei burattini di Fiume. Zoran Žmirić è stato premiato a sua volta per il contributo pluriennale alla scena letteraria fiumana e alla promozione della Città. Infine, Bojana Ćulum Ilić è stata premiata per aver avvicinato l’Università alla comunità locale.

Gli auguri di Milanović
Il Presidente della Repubblica Zoran Milanović è intervenuto anche quest’anno. Ha parlato di Europa: “Sono dieci anni da quando abbiamo fatto ingresso nell’Unione europea e ora posso dire, nonostante le mie perplessità, in quel contesto e in quelle condizioni, che è una buona cosa. Non ne sono entusiasta, per intenderci, e ci sono tanti temi su cui dobbiamo discutere. Non dobbiamo permettere, siccome siamo un Paese piccolo, di farne parte soltanto come un numero per la statistica. Vent’anni fa fallì il progetto della Costituzione europea a causa di un’interpretazione ottusa di un passo in cui si parlava di un’Europa fondata sulla tradizione cristiana. Io che non sono credente ho difficoltà a comprendere cosa vi sia stato di sbagliato. In quest’Europa noi siamo soltanto un piccolo Paese, un piccolo popolo che deve mettercela per farsi comprendere. Desidero quindi augurare a tutti, in primo luogo a coloro che sono stati premiati, la festa di San Vito”.

Uzinić: «Insieme facciamo grandi cose»
Per la prima volta all’Assemblea solenne del Consiglio cittadino ha parlato, come uno dei padroni di casa, l’arcivescovo, mons. Mate Uzinić. Il suo è stato un intervento breve, ma con un messaggio chiaro e forte: “Vorrei ringraziare la Città di Fiume, perché attraverso un progetto comune a cui hanno preso parte diverse organizzazioni e volontari, siamo riusciti a dimostrare che molte cose possono venire fatte bene. Al posto dell’odio e della diffidenza per ciò che è diverso, abbiamo fatto valere l’amore. Mi riferisco a ciò che è stato fatto per accogliere e sostenere i migranti in transito nella nostra Città. Purtroppo, c’è ancora chi li vede come dei nemici”.

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