Milanović: «La diplomazia non può fermare le guerre»

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Milanović: «La diplomazia non può fermare le guerre»
Il Presidente della Repubblica, Zoran Milanović. Foto: Željko Jerneić

Ospite d’onore alla Facoltà di Giurisprudenza. L’occasione è stata la cerimonia d’apertura dell’8ª edizione della Scuola estiva di diritto dell’ELSA (European Law Students’ Association) – incentrata quest’anno sul tema “Diplomazia e diritto” –, alla quale ha partecipato con un intervento, anche il Capo dello Stato, Zoran Milanović. Apolitica e indipendente, ELSA è la più grande associazione di studenti e giovani laureati in materie giuridiche al mondo, che mira alla promozione dell’educazione giuridica e della responsabilità sociale dei propri associati tramite tante iniziative. Dal 1981, anno della sua fondazione, opera su tre livelli (locale, nazionale e internazionale) e consente di connettere in un unico grande network più di 55.000 soci, tra studenti e neolaureati, in 43 Paesi. Quest’anno sono stati accolti dalla presidente della filiale fiumana dell’Associazione, Iman Mrkić, e dalla vicerettrice per la scienza della Facoltà ospitante, Ivana Kunda, una quarantina di studenti, provenienti da tutta Europa, i quali nell’arco della settimana seguiranno un programma accademico di 23 ore sul tema centrale, appunto “Diplomazia e diritto”, tenuto da docenti di spicco e relatori nel campo della diplomazia, di cui il primo è stato il Presidente della Repubblica.

Il Presidente Zoran Milanović con i partecipanti alla Scuola estiva di diritto. Foto: Željko Jerneić

Fil rouge
“Qual è la differenza tra la diplomazia, la politica e gli affari di Stato?”, ha esordito Milanović. “La risposta non è semplice. Chi sono io? Più di trent’anni fa ho iniziato la mia carriera professionale in qualità di avvocato, dopodiché mi sono dato alla politica nel pieno senso della parola. Ho ricoperto l’incarico di premier e sono stato leader del Partito socialdemocratico e, successivamente, dal 2020, mi vedete Capo dello Stato. Qual è, quindi, il mio ruolo? O meglio quali sono i miei ruoli? Essi sono interconnessi e ogni elemento contribuisce a creare il concetto di diplomazia. Per fare un altro esempio, vi chiedo chi è Sergej Viktorovič Lavrov, l’attuale Ministro degli Affari esteri russo, un diplomatico, un politico o uno statista? In seguito agli studi, ha intrapreso una brillante carriera diplomatica, è stato presidente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per vari mandati non consecutivi e nel 2004 è diventato ministro degli Esteri russo, ruolo che ricopre tuttora”, ha spiegato il Presidente, specificando che non vi è, quindi, una linea netta che suddivide una dimensione dall’altra e che si tratta, in realtà, di un trilemma.

Foto: Željko Jerneić

Una strada difficile
Successivamente, Milanović si è soffermato sulle possibili scelte future dei giovani laureati, suggerendo loro di prodigarsi innanzitutto a sostenere l’esame per il conseguimento dell’abilitazione all’esercizio della professione forense e poi, se proprio lo desiderano, di pensare a una possibile carriera in diplomazia, anche se lui non gliela consiglia. “Oggidì, per un avvocato, intraprendere la carriera di legale o magistrato, è un percorso naturale. Non vi sono più tanti avvocati in diplomazia, eppure la stessa non può sussistere senza il diritto. Se dovessi scegliere quale carriera imboccare oggi, non sarebbe quella della diplomazia. Le occasioni in cui poterla praticare e mettere in atto sono pochissime. Anche all’epoca in cui mi sono laureato io era difficile, era un mondo chiuso. In quanto ottimo studente, mi ero fatto una reputazione all’Università e sono stato chiamato, come già detto, a ricoprire svariati ruoli diplomatici. Mi sono dovuto spostare molto. Ho viaggiato. Erano però tempi in cui si offrivano opportunità ai giovani, il che oggi non mi sembra sia il caso. Mi piacerebbe sentire la vostra sul concetto di diplomazia, anche perché, se vi illudete di poter salvare il mondo facendo diplomazia, di potere interrompere le guerre, vi sbagliate di grosso”, ha affermato ancora, ammettendo che le sue sono parole provocatorie, con le quali, però, vorrebbe farli riflettere. Alla domanda di uno studente di come sia cambiato nel tempo il suo atteggiamento nei confronti della diplomazia, Milanović ha risposto che, in qualità di premier, sia per l’esperienza minore, che per i tempi che correvano ed erano molto diversi rispetto a oggi, agiva diversamente. “Ora faccio più affidamento su me stesso, non sono membro di alcun partito politico e devo esprimere le mie opinioni a voce più alta per essere ascoltato”, ha specificato infine.
La Scuola estiva di diritto è stata organizzata dall’ELSA di Fiume, con il patrocinio del Ministero degli Affari esteri ed europei.

Foto: željko jerneić
Foto: željko Jerneić

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