Fiume. «NO» al bullismo in tutte le forme

Quiz per gli alunni della SEI «Dolac» e workshop formativo alla SEI «Belvedere»

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Fiume. «NO» al bullismo in tutte le forme
Tutta la SEI “Dolac” in rosa. Foto: VIVIANA CAR

L’ultimo mercoledì di febbraio si celebra in tutto il mondo la Giornata delle magliette rosa, istituita in Canada nel 2007 con l’obiettivo di combattere il bullismo in ogni sua forma. La missione è quella di rendere il mondo un posto migliore, un luogo in cui tutte le persone possano sentirsi al sicuro indipendentemente dall’orientamento sessuale, religioso o dal colore della pelle. Il Pink Shirt Day è iniziato proprio per questo grazie a un gruppo di studenti canadesi che ha scelto di contrastare il bullismo omofobico, bifobico e transfobico – e il bullismo in generale – indossando una maglietta rosa.

Nel 2012, infatti, le Nazioni Unite hanno proclamato la giornata contro il bullismo che viene celebrata il 4 maggio. In Canada e in altri Paesi del mondo, però, continua a venir celebrata proprio l’ultima settimana di febbraio. In Croazia, la Giornata delle magliette rosa è stata solenizzata per la prima volta il 26 febbraio 2014 con la partecipazione di tutte le istituzioni educativo-istruttivo mentre il Sabor ha deciso che questo particolare giorno sia ricordato pure come Giornata nazionale contro la violenza tra i coetanei.
Le scuole elementari di Fiume hanno fatto cerchio e onorato la Giornata delle magliette rosa indossando tutti questo capo di abbigliamento e mandando un messaggio unito, dire NO alla violenza e al bullismo minorile.

Un quiz sul bullismo
Per sensibilizzare soprattutto i giovani sul fenomeno, la Questura litoraneo-montana tramite il Centro informativo per la prevenzione della criminalità, ha organizzato una mattinata dedicata all’argomento e sotto forma di quiz per gli alunni delle seste classi di quattro scuole elementari: Dolac, Centar, Kozala e Nikola Tesla.
Un incontro introdotto dall’agente Ingrid Mavrić del Reparto per la prevenzione della Questura che ha sottolineato l’importanza del prevenire la violenza tra i giovani coetanei tramite incontri frequenti in cui si tratta l’argomento della non violenza. “In Croazia secondo alcune stime 2 adolescenti su 10 sarebbero vittime di bullismo. A detta degli esperti, il bullismo è una piaga sociale da sempre esistita, la quale tuttavia negli ultimi anni si è diversificata perché se ne è aggiunta un’altra, il cyberbullismo, il che ha portato a nuove criticità e a un numero crescente di vittime. Purtroppo nel 2023 in tutto il Paese sono stati registrati da parte della Polizia 16 casi di bullismo pesante mentre i casi che vengono risolti tramite le istituzioni competenti sono centinaia se non di più. Dai frequenti incontri con gli alunni delle scuole siamo giunti alla conclusione che tutti gli argomenti trattati sono più interessanti se vengono presentati sotto forma di dibattiti, quiz o laboratori interattivi, perciò abbiamo organizzato un gioco educativo a premi per questa importante giornata” ha specificato Ingrid Mavrić.
Danijela Žagar, consulente presso l’ufficio fiumano dell’ombudsman per i minori, ha specificato che è molto importante creare un ambiente sicuro tra i giovani e educarli nel modo del rispetto reciproco.
Di seguito, i quattro gruppi di alunni si sono cimentanti nel quiz intitolato “Sii mio amico” e concentrato sull’attuale tema. Armati delle riconoscibili palette di segnalazione della Polizia con cui annunciavano che erano pronti a rispondere alla domanda, con indosso le riconoscibili magliette rosa con la scritta “La violenza termina qui…” hanno gareggiato fino all’ultima risposta.
La bravissima squadra della SEI “Dolac” era composta da Eron, Leo, David, Sven e Lenka e capeggiata dalla pedagoga Dionea Kraljić Stošić. Al termine, tutti i concorrenti sono stati omaggiati dalla Questura per aver aderito alla lodevole iniziativa.

Al quiz della Questura ha partecipato la squadra della SEI “Dolac”.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Di rosa anche la Belvedere
Anche la scolaresca della SEI “Belvedere”, affiancata dal corpo insegnanti e dal direttore, Denis Stefan, si è schierata in prima linea per prevenire, contrastare e combattere il dilagante fenomeno del bullismo. Infatti, nell’ambito della Giornata delle magliette rosa – Pink Shirt Day, l’istituzione ha realizzato un interessante calendario di attività e un laboratorio di formazione relativo al cyberbullismo indirizzato alle classi VI e VII, guidato dalla psicologa dell’Istituto regionale di salute pubblica, Ines Lazarević Rukavina. “Consideriamo importante il discorso delle maglie rosa in quanto siamo contrari a qualsiasi espressione del bullismo e abbiamo tolleranza zero alla violenza. Ne parliamo parecchio a scuola e organizziamo svariati workshop per i ragazzi e i genitori, nonché siamo in contatto con vari enti che se ne occupano. Anche quest’anno, come quelli passati, abbiamo coinvolto tutti gli allievi e le insegnanti, i quali, durante le ore di capoclassato o altre, hanno trattato la tematica”, ci ha spiegato la pedagoga, Ivana Kastelc.

La scolaresca della SEI “Belvedere”.
Foto: RONI BRMALJ

La voce dei bimbi
Nel suddetto contesto, anche i ragazzi con cui abbiamo scambiato due chiacchiere hanno condannato tutti i comportamenti discriminatori e aggressivi. Luka della IVa ci ha spiegato di non capire e non approvare chi bullizza gli altri, in quanto non esistono motivi validi per farlo. Tutto si può risolvere comunicando e, per tale ragione, è importante indossare la maglietta rosa.
A confermarlo anche Simona, Riana e Alessia della IIIa, le quali hanno dichiarato che “siamo contente di celebrare questa giornata e fare sapere a tutti che siamo contro il bullismo. Non ci piace quando qualcuno grida su qualcun altro o è violento. Per dirlo abbiamo scelto con cura la maglie da metterci, affinché il nostro messaggio arrivi ben chiaro. Anche la maestra lo ha fatto. Sarebbe bello fare scuola in questo modo più spesso”.

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