Rovigno. La SEI «Bernardo Benussi» si colora di rosa

Gli alunni hanno promosso, tramite varie attività didattico educative, la condivisione positiva, l’amicizia e l’empatia

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Rovigno. La SEI «Bernardo Benussi» si colora di rosa
Giochi e divertimento per tutti nel cortile scolastico. Foto: ROBERTA UGRIN

Nella ricorrenza della Giornata nazionale della lotta contro il bullismo, conosciuta anche come il “Pink Shirt Day”, che da ormai 18 anni viene festeggiata l’ultimo mercoledì di febbraio in più di 180 Paesi, la SEI “Bernardo Benussi” di Rovigno, ha aderito all’iniziativa lanciando un messaggio molto diretto: “Stop al bullismo!”. Per l’occasione, gli alunni e i loro docenti hanno indossato la maglietta rosa promuovendo ed incentivando la condivisione positiva, l’amicizia e l’empatia attraverso lo svolgimento di numerose attività didattico-educative e sportive svolte in seno all’istituto, alle quali hanno preso parte tutti gli alunni nel segno della comprensione e del rispetto reciproco. Il bullismo è uno dei maggiori problemi della società moderna; è presente nelle scuole, sul posto di lavoro, online e addirittura a casa e con il “Pink Shirt Day” la scuola rovignese ha voluto contribuire alla sensibilizzazione nei confronti di queste problematiche della società contemporanea.
La mattinata alla SEI e alla periferica di Valle, dipinta di rosa e di tutte le sue sfumature, è trascorsa all’insegna dell’amicizia e del buon umore, con tante attività in classe tra cui la realizzazione di cartelloni affissi poi nei corridoi scolastici con messaggi e disegni contro il bullismo, mentre la psicologa scolastica ha svolto un laboratorio educativo con la quarta e la quinta classe intitolato “A testa alta contro il bullismo” facendo riflettere i giovani alunni su quali siano le conseguenze del bullismo e di come evitarlo tra i giovani. Poi, nel giardino della scuola tutti gli alunni hanno partecipato alle divertenti attività sportive, durante le quali traspariva un senso di unitarietà, parità e sostegno, tra grandi e piccini. Non è mancato il supporto ed il caloroso tifo da parte delle insegnanti, capiclasse e dell’intero team scolastico durante la staffetta e gli altri giochi sportivi all’aperto. Grazie alle attività svolte, gli alunni hanno imparato a compiere atti di gentilezza verso il prossimo e ad essere assolutamente intolleranti nei confronti del bullismo, con la missione di rendere il mondo che abitiamo un posto migliore, un luogo in cui tutte le persone possano sentirsi al sicuro.

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