È in corso in questi giorni, alla Scuola media superiore italiana di Fiume, il progetto intitolato “Startup Superschool + Artificial intelligence use in business”, che si concluderà domani. L’evento è proposto dall’azienda italiana “Be Future S.r.l.”. Il progetto si propone come mezzo di educazione per una sana cultura imprenditoriale basata su: creatività, innovazione e impatto sociale. L’attività è rivolta a tutti gli allievi delle seconde classi dell’ex Liceo. Il preside, Michele Scalembra, ha spiegato che il corso di formazione proposto dalla scuola tratta il tema dell’intelligenza artificiale applicata al mondo del lavoro.
Imparare a gestire un’impresa
“Si tratta di un corso di formazione per una sana cultura imprenditoriale realizzato dalla nostra scuola in collaborazione con la ditta siciliana Be Future – ha puntualizzato –. Collaboriamo con gli imprenditori siciliani che tengono il corso ormai da un paio d’anni e siamo molto contenti dei risultati. Anche i ragazzi hanno reagito in maniera molto positiva ai corsi degli anni passati, realizzati sempre grazie a questa collaborazione e devo dire che alcuni studenti che hanno frequentato il corso in passato, una volta conseguito il diploma scolastico hanno continuato il percorso professionale in questo campo. Tra le finalità del progetto c’è l’orientamento degli studenti all’imprenditorialità, alla cultura amministrativa e al controllo di gestione dell’impresa moderna, arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro e maturate con l’esperienza sul campo. Ad esempio, nel modulo dedicato all’intelligenza artificiale gli studenti utilizzano strumenti di intelligenza artificiale come ChatGPT e DeepAI per la comunicazione: dall’ideazione alla creazione dei contenuti”.
Scalembra ha aggiunto anche che il corso è suddiviso in una serie di moduli e verrà frequentato da una cinquantina di ragazzi delle seconde classi di tutti gli indirizzi scolastici. Non si è voluto fare distinzioni tra i programmi scolastici, in quanto l’utilità degli strumenti digitali è innegabile in tutti i contesti, a prescindere dai loro interessi. Negli anni passati sono già stati realizzati corsi simili, che ora sono stati aggiornati e integrati con contenuti di attualità, come l’intelligenza artificiale. Il preside ha affermato che programmi di questo tipo esistono già in Italia, mentre per le scuole croate non è chiaro quanto si investa in questo campo. Il programma della ditta Be Future è realizzato grazie al sostegno dell’Unione Italiana. La SMSI continuerà ad orientarsi verso le novità digitali e informatiche, ha concluso Scalembra.
Uno strumento da usare con attenzione
A spiegare più da vicino quali temi verranno trattati è stato pure il titolare della ditta siciliana, nonché relatore, Gabriele Mirabile, il quale ha affermato che tramite questo percorso i ragazzi otterranno delle competenze nel mondo del digitale e di tutti gli strumenti annessi.
“Si spazia da un percorso che va dal marketing allo sviluppo web, ma anche a tutti gli strumenti di business necessari ad aprire una startup – ha affermato Mirabile –. Si tratta di un percorso che vede vari settori e nel corso del quale vengono descritti tutti i passaggi necessari a creare una startup anche attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Vogliamo valorizzare quella che è l’intelligenza umana attraverso strumenti che possano facilitare il lavoro. Il modulo dura 15 ore e prevede una parte teorica e una pratica per sperimentare con le nozioni che sono state acquisite. C’è molto spazio per le attività pratiche perché nel mondo del lavoro le conoscenze teoriche non bastano se non sono spendibili sul campo. Per gli studenti è fondamentale ad oggi sapere e conoscere le intelligenze artificiali e gli strumenti relativi alle nuove tecnologie. Penso sia importante per i ragazzi essere consapevoli di quelli che sono i rischi legati all’uso di questi strumenti e quindi è interessante per loro conoscere questi mezzi perché la consapevolezza dei vantaggi e degli svantaggi li rende liberi di agire in sicurezza. Bisogna considerare sempre le intelligenze artificiali come strumenti aggiuntivi all’intelligenza e all’apporto umano”, ha concluso.
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