Nell’atrio del Teatro dei burattini è stata collocata una tabella informativa dedicata ai bambini con disturbi della comunicazione e del linguaggio. Sulla tabella è presente un codice QR che indirizza a storie di carattere educativo sulle regole di comportamento nelle istituzioni culturali. Alla presentazione ufficiale della tabella informativa hanno partecipato la segretaria dell’Associazione per la cura delle persone con autismo di Fiume Nevia Krupljanijn, le rappresentanti del Centro per l’autismo di Fiume Ivanka Raukar Pejić e Tihana Grotić e la responsabile per il marketing del Teatro dei burattini Ana Sušić.
L’insegna è il risultato del progetto “Programma inclusivo di intervento precoce per i bambini disturbi dello spettro autistico” finanziato dal Dipartimento amministrativo per la sanità, la tutela sociale e il miglioramento della qualità della vita della Città di Fiume. Il progetto si è avvalso della collaborazione del Centro, dell’Associazione e del Teatro dei burattini, che in questo modo diventa la prima istituzione culturale e artistica a Fiume a riconoscere i valori di tutela degli strati sociali più vulnerabili, offrendo il proprio contributo alla sensibilizzazione sociale. La missione principale del progetto è di favorire l’inclusione sociale e il sostegno ai gruppi sociali vulnerabili e alle loro famiglie.
L’inclusione precoce dei bambini e delle loro famiglie nel programma inclusivo di intervento è fondamentale per conseguire le adeguate capacità e conoscenze necessarie a permettere il rapporto dei bambini con qualche disturbo compreso dello spettro autistico, con i propri coetanei e a essere integrati nei gruppi d’asilo regolari in preparazione dell’inserimento nei programmi scolastici, ha spiegato Nevia Krupljanin.
“I genitori ci contattano quando si accorgono di un apprendimento tardo della parola o un disturbo nell’espressione. Dal 2008 abbiamo un programma di intervento precoce. Ogni anno aumenta il numero di bambini che presenta dei problemi di sviluppo. È molto importante intervenire il prima possibile, perché un intervento fatto per tempo rallenta la progressione del disturbo”.
Le tabelle per la comunicazione aumentativa alternativa assistono i bambini nella capacità di comunicazione simbolica. Possono venir usate anche da persone con sindrome di Down o altre disabilità. È un modello molto usato e la risposta di bambini e genitori è positiva. Pannelli del genere vengono usati anche negli ospedali e nelle scuole. Le immagini vengono scelte a seconda delle necessità. “I verbi, i nomi, i pronomi per esempio hanno colori di sfondo specifici che facilitano la comprensione, dato che i bambini e le persone con autismo imparano con le immagini. Comunicare a parole può generare problemi di comprensione, ma se viene indicata un’immagine specifica che è collegata al concetto trasmesso, allora il bambino capisce di cosa si tratta”, ha spiegato Krupljanin.