Fernando Kirigin: «Piscina? Un sogno iniziare i lavori nel 2023»

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Fernando Kirigin: «Piscina? Un sogno iniziare i lavori nel 2023»
Fernando Kirigin. Foto: Željko Jerneić

Per chi lo propone, vedersi approvato il Bilancio è di per sé un buon motivo per festeggiare. Se il documento, il più importante in assoluto e da cui dipende il funzionamento della Città e dei suoi servizi, viene accolto con una larga maggioranza, il successo diventa ancora maggiore. Il secondo Bilancio di previsione proposto del sindaco Fernando Kirigin, eletto un anno e mezzo fa, ha superato tranquillamente l’esame incassando anche i voti degli avversari più agguerriti in campagna elettorale. Il principale antagonista di Kirigin fu l’ex sindaco Ivo Dujmić e una volta archiviati i risultati alle urne per molti mesi gli appartenenti alla lista civica dello sconfitto aveva avuto un rapporto critico, polemico nei confronti del successore Kirigin che, a sua volta, le cose non le manda a dire.
Lo abbiamo incontrato dopo due sessioni del Consiglio cittadino, che si sono svolte a distanza di otto giorni. La prima ha portato alla destituzione della presidente Neva Slani e alla nomina di Dino Žigulić. Dopo le elezioni il loro partito, Azione dei giovani, era entrato in coalizione con il Partito socialdemocratico, di cui è membro Kirigin. Dopo un anno, la Slani ha lasciato la formazione con cui era stata eletta e quindi, nel giro di pochi mesi, è stata sostituita alla guida dell’organo rappresentativo. Quest’introduzione è necessaria per comprendere il senso delle domande che poniamo al sindaco e le sue risposte.
Bilancio 2023, quasi un plebiscito
Questa volta il Bilancio è stato approvato con una percentuale, scherzando, “nordcoreana”. Cos’è successo? “Un anno fa l’aria era ancora elettrizzata per l’esito delle elezioni. Nel frattempo le acque si sono un po’ calmate. Stiamo dando continuità al nostro lavoro – spiega Kirigin compiaciuto –, ed è evidente che seguiamo una via precisa, quella che avevamo proposto in campagna elettorale. Questa volta è stato un vero piacere ottenere il voto anche da chi vota sempre contro. È bello sentire da parte loro che il Bilancio viene apprezzato, che viene ritenuto ambizioso e che non sarà semplice realizzarlo. Colui che guida una città deve per forza essere ambizioso, disposto a spendere molte energie per portare avanti i programmi. Avere 12 mani alzate su 15 è un risultato che molti dei miei colleghi nelle altre amministrazioni locali possono soltanto sognare. Tra l’altro, non c’è stato nemmeno un emendamento il che significa che è stata trovata una buona
intesa”.
Salvata la coalizione
A proposito di Consiglio cittadino, non possiamo ignorare certi cambiamenti avvenuti di recente che, forse, andrebbero spiegati. Dall’esterno era evidente che i rapporti si sono alterati, ma, in effetti, cos’è successo? Cos’è che ha portato alla sfiducia nei confronti dell’ormai ex presidente Neva Slani? “Tutto legittimo. In politica –risponde il sindaco, presidente SDP della sezione abbaziana –, esistono gli accordi di coalizione. Parlando dalla posizione di sindaco dovrei dire che chi ricopre questa carica non dovrebbe avere nulla a che fare con il Consiglio cittadino che è un organo rappresentativo. Il sindaco non lo nomina e non lo elegge il presidente del Consiglio. Lo fa la maggioranza dell’Assemblea. Sinceramente, mi dispiace che si sia arrivati a questo punto. Ora mi esprimerei come presidente della sezione del partito. C’è un accordo di coalizione tra SDP, Azione dei giovani e Unione del Quarnero che è tutt’ora valido e che noi, come SDP, abbiamo sempre onorato e rispettato. La presidente del Consiglio cittadino, Neva Slani, si era allontanata dal partito d’appartenenza e questo è stato il detonatore”. Questo è il motivo tecnico, formale, comunque legittimo. “Il motivo dell’insoddisfazione deriva principalmente dalla perdita della carica. Attraverso i media sono state diffuse delle informazioni inesatte. Il sindaco – commenta Kirigin –, viene eletto direttamente dai cittadini, mentre il presidente o la presidente del Consiglio cittadino vengono eletti dalla maggioranza di quest’organo rappresentativo. Nei media a cui faccio riferimento si è concluso che nel caso della sfiducia alla presidente Slani non sia rispettato il volere dei cittadini. Questa tesi potrebbe essere valida nel caso in cui qualcuno cercasse di destituire me. Il momento cruciale è stato quello della separazione con il suo partito, l’estate scorsa. In base all’accordo di coalizione che è tutt’ora in vigore, la carica di presidente del Consiglio cittadino nei primi tre anni di mandato appartiene all’Azione dei giovani. Come partner nella coalizione, sono stato informato da Azione dei giovani che Neva Slani non gode più del loro sostegno. Per tre-quattro mesi ho cercato personalmente di fare da mediatore per far abbassare la tensione. È avvenuto il contrario. C’è stata un’escalation che ha messo in discussione l’accordo di coalizione. La soluzione è stata quella che sappiamo. Potrei parlarne ancora, ma rischierei di uscire da quelle che sono le prerogative di un sindaco. Come tale, il sindaco è sempre al centro dell’attenzione e se crolla un palo della linea elettrica, di competenza dell’HEP, è ancora lui a essere chiamato in causa”.
Ambizioni 2023
Alla fine di un mandato il sindaco può lasciare dietro di sé grandi opere, ma anche terra bruciata, oppure debiti. Abbazia ha grandi risorse, ha un’antica vocazione turistica e allo stesso tempo vuole essere un città a misura d’uomo. Il programma che ha consentito a Fernando Kirigin di assumere la guida della città copre tutti gli aspetti: “Abbiamo tanti progetti, alcuni in fase di preparazione. Uno, particolarmente ambizioso, è quello di avviare l’anno prossimo i lavori di costruzione della piscina. Sarà estremamente difficile. Occorre completare la fase di progettazione e ottenere tutte le licenze e autorizzazioni. Sarebbe più reale credere di arrivare a fine anno con le carte in regola per poter avviare la costruzone nel 2024 per arrivare all’inaugurazione a metà del 2025. Sarebbe ideale – ammette Kirigin –, anche in chiave elettorale. Comunque, non ci saranno forzature e seguiremo certe dinamiche puntando soprattutto sulla qualità. Se per averla dovremo perdere due o tre mesi in più, sono disposto ad accettarlo. Dall’idea al progetto di massima fino a quello definitivo si può sempre cambiare e modificare. Tutto ciò ha dei costi, naturalmente, ma alla fine sono ben poco in rapporto a quelli complessivi. Ci sono più varianti e ora occorre scegliere quella migliore. Di mezzo ci sono le solite questioni giuridico-patrimoniali, l’esigenza di inserire il progetto in un contesto, di creare un polo sportivo in cui c’è già il palasport. Parliamo di un’area ristretta in cui non è semplice operare. Tra i progetti c’è anche l’ampliamento della scuola elementare per avere tutte le sezioni in un’unica struttura. Un giorno i contenuti sportivi saranno raggiungibili dai bambini anche senza dover attraversare la strada. Sarà un’oasi sportiva per i ragazzi e per tutti i cittadini, giovani e non”.
Dopo anni di rinvii sembra più vicina la soluzione per la Casa della salute, ente di cui è fondatrice la Regione litoraneo-montana, ma di cui hanno bisogno gli abbaziani. “Ho avuto delle riserve fino a pochi giorni fa. Ora posso dire che siamo prossimi alla soluzione. Il presidente della Regione Zlatko Komadina ed io abbiamo raggiunto un’intesa. Ricordo che c’era l’idea di costruire la struttura nei pressi del cimitero di Volosca, una variante molto costosa. Oggi si ripropone il progetto lì dove troviamo ora la Casa della salute accanto alla quale verrebbe costruito un altro edificio assieme alla ristrutturazione di quello esistente. Abbiamo atteso un po’ prima di esprimerci. Questa variante costerà la metà rispetto alla prima. Nel frattempo è arrivato anche il parere favorevole da parte della Sovrintendenza ai beni culturali”. La proposta dovrà superare l’esame all’Assemblea regionale, mentre Kirigin si appresta a presentarla integralmente al Consiglio cittadino. Inizio dei lavori, nel 2024, come la piscina. Si tratta di un investimento della Regione su cui non ho alcuna ingerenza. “Noi adempieremo ai nostri compiti e non vedo l’ora di firmare il contratto con la Regione”, conclude Kirigin su quest’argomento, uno dei più gettonati anche in questo mandato.
L’ampliamento della scuola è diventato un “caso”. Kirigin, pochi giorni dopo l’insediamento si è reso conto che, pur essendoci i mezzi per procedere, non vi erano le condizioni legali. Con l’ampliamento della scuola, infatti, si sarebbe “invaso” un terreno privato i cui titolari non hanno accettato di venderlo secondo le stime dei periti, unico punto di riferimento per la Città. “Faremo il possibile per procedere senza andare a invadere le proprietà altrui. Si potrebbe arrivare all’espropriazione, ma un processo di questo tipo potrebbe durare a lungo. Noi vogliamo farci trovare pronti al primo concorso per potere accedere ai fondi per finanziare l’opera”.
La movida non abita più qui
Kirigin ci ha parlato di altri interventi e misure, sottolineando quelli nel sociale che pongono Abbazia ai vertici nella Regione e oltre. Ne abbiamo già scritto in diversi frangenti. Una cosa di cui si è scritto un po’ meno è la movida, la vita notturna, lo svago per i giovani. Un tempo erano i fiumani a venire ad Abbazia per divertirsi nelle sue discoteche. Oggi i giovani abbaziani vanno a divertirsi a Fiume. “Uno dei motivi per cui ci troviamo in questa situazione è legato alle leggi che hanno consentito ai bar all’aperto di restare aperti fino a tardi. In questo modo sono stati penalizzati i locali da ballo, che poi hanno chiuso i battenti”. Abbiamo ricordato a Kirigin che ci sono stati dei sindaci prima di lui che non nascondevano di volere venire incontro ai turisti in cerca di pace e tranquillità. Kirigin non ha commentato più di tanto, ma ha assicurato che oggi si sta lavorando per ridare ad Abbazia un po’ di vita notturna, motivati dal successo di RetrOpatija. Le esperienze al Centro Gervais indicano la via da seguire. Invece di appuntamenti saltuari, chissà, ve ne potrebbero essere con più frequenza. “Ci stiamo lavorando”, conclude Kirigin augurando anche ai nostri lettori Buon Natale e un felice 2023 e auspicando un ritorno di Abbazia anche come punto di riferimento per il divertimento.

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