«Esperienza interessante che vorremmo ripetere»

Si è conclusa, per quest'anno scolastico, la collaborazione tra l'HUPTI e l'EDIT. Roberta Bonassin, vicepresidente dell'associazione, ci spiega quali sono le idee per il futuro

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«Esperienza interessante che vorremmo ripetere»
Roberta Bonassin. Foto: Goran Zikovic

Nell’ambito della collaborazione tra l’HUPTI (Associazione croata dei professori di lingua italiana) e l’EDIT, recentemente il caporedattore de “La Voce del popolo”, Ivo Vidotto ha fatto tappa in alcune scuole elementari in cui l’italiano viene insegnato come L2, lingua dell’ambiente. Più precisamente nel progetto sono stati coinvolti gli alunni delle settime o ottave classi delle SE “Podmurvice”, “Centar” e “Kantrida”. Un’esperienza, a detta dei diretti interessati, molto avvincente, in particolar modo per chi non aveva mai avuto un contatto con la realtà della Comunità Nazionale Italiana di queste terre. “Le scuole elementari nelle quali i ragazzi studiano l’italiano come L2 sono tantissime, quasi tutte quelle di Fiume – spiega Roberta Bonassin, vicepresidente dell’HUPTI, nonché insegnante di lingua italiana presso la SE ‘Podmurvice’ –, mentre nelle medie superiori sono coinvolti sicuramente tutti i ginnasi. È stata indubbiamente una bella esperienza, anche se in ogni scuola c’è stato un solo incontro. Se il progetto dovesse continuare, mi piacerebbe ce ne fossero di più, magari con una visita all’EDIT e alla Redazione per assistere in prima persona al lavoro dei giornalisti. L’idea è nata con l’intento di far avvicinare di più la lingua ai ragazzi, cerchiamo di organizzare programmi e progetti che possano risultare interessanti ai ragazzi, assieme ad associazioni o enti culturali. Per questo motivo ho avuto un colloquio con la direttrice dell’EDIT, Christiana Babić e siamo giunte a quest’iniziativa. I ragazzi hanno reagito molto bene. Il problema è stata la lingua, in quanto loro non parlano molto bene l’italiano. Ivo Vidotto ha parlato, però, sia in italiano che in croato, facendo poi loro tradurre alcune parole. Poi ha parlato anche in dialetto fiumano e i ragazzi si sono resi conto di quante espressioni italiane fossero presenti nel dialetto ciacavo. Questa parte del dialetto mi piacerebbe riproporla e magari l’anno prossimo fare anche un laboratorio. In alcune scuole i ragazzi hanno avuto pure l’opportunità di sfogliare il giornale, vedere com’è strutturato un quotidiano e tradurre alcune frasi. Il mio desiderio è continuare, se sarà possibile”.
L’HUPTI è nata nel mese di novembre del 2021 e nel 2022 hanno preso il via le prime attività. “Abbiamo avuto 9 webinar formativi per gli insegnanti dei quali 7 in italiano. Tra i relatori ci sono state anche le proff.sse Patrizia Pitacco, Melita Sciucca, Roberta Ferenčić, mentre nei due in lingua croata le prof.ssa Tihana Kraš e Ines Begić della Facoltà di Filosofia di Fiume, che si occupano del bilinguismo. Cerchiamo di avere quante più collaborazioni come ad esempio con l’Istituto italiano di cultura di Zagabria, nonché con le associazioni degli insegnanti di lingua tedesca e francese. Di recente c’è stato anche un concorso musicale plurilingue dove i ragazzi hanno scritto canzoni e creato video, in seguito sono stati premiati i migliori. Ora è in corso un nostro progetto intitolato ‘Guarda che film’ a cui partecipano diverse scuole della Croazia in collaborazione con le Comunità degli Italiani. Dopo avere visitato le CI e guardato dei film, abbiamo organizzato delle mostre di poster. In alcune città sono già state allestite, mentre noi, a inizio giugno, presenteremo il nostro lavoro alla CI di Palazzo Modello”, ha concluso Bonassin.

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