Dobrica Rončević. «Covid-19? Il brutto periodo è alle spalle»

L’epidemiologo è ottimista per quanto riguarda la diffusione del virus

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Dobrica Rončević. «Covid-19? Il brutto periodo è alle spalle»
Vaccinazione di massa a Fiume: si spera che questo scenario non si ripeta più. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Il governo croato ha ufficialmente decretato la fine della pandemia poche ore dopo che l’Organizzazione mondiale della sanità ha decretato che il coronavirus non rappresentava più un’emergenza globale. Dopo quasi tre anni niente più restrizioni, mascherine, isolamenti e lockdow. Il Covid-19 non rappresenta più una minaccia mondiale. Nell’ultimo periodo si sta indebolendo sempre di più, grazie pure ai vari vaccini, creati in tempo record dalle industrie farmaceutiche.

La Regione e i suoi cittadini hanno dimostrato da subito un senso del dovere e disciplina, attenendosi strettamente a tutte le raccomandazioni del Ministero della sanità, dell’Istituto nazionale di salute pubblica e del Comando della protezione civile, grazie anche alla professionalità che tutti gli epidemiologi, medici, infermieri e personale sanitario hanno dimostrato in tutto questo tempo. Sono stati in prima linea, informando per tempo e infondendo fiducia a tutti, operando al di sopra delle proprie forze fisiche, senza orario di lavoro per assicurare che non si verifichino escalation incontrollabili.
L’Istituto regionale di salute pubblica, cioè tutto il suo personale è stato il punto fermo in tutto questo tempo organizzando un’operazione mastodontica per offrire servizi fino ad allora mai eseguiti e limitare l’intensificarsi dei casi attivi e, purtroppo, dei decessi.
“Finalmente, e ripeto finalmente ci siamo lasciati questo lungo e brutto periodo alle spalle – afferma l’epidemiologo capo dell’Istituto per la salute pubblica, Dobrica Rončević – e ora siamo pronti a riprendere le attività che sono state rallentate, ma non fermate dalla pandemia. Purtroppo, le conseguenze del Covid-19 si faranno sentire ancora per molto tempo, fino a che, spero, scomparirà, oppure muterà in una semplice influenza. Per ora stiamo monitorando l’evolversi della situazione. Attualmente in tutta la Regione giornalmente vengono registrati una cinquantina di casi attivi, ma sicuramente sono di più, in quanto tantissime persone non presentano i sintomi perché vaccinate o hanno avuto già il Covid, motivo per cui risultano immunizzate”.

L’epidemiologo Dobrica Rončević.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

L’interesse per il vaccino sta scemando. “Il nostro centro per la vaccinazione è attivo, ma le persone che vi accedono sono poche. In media settimanalmente non ci sono più di 10-15 cittadini che richiedono di essere vaccinati, nella maggioranza dei casi si tratta della seconda o terza dose di siero. Rimarrà aperto ancora per un periodo pure il punto per il prelievo dei test, ma probabilmente questa operazione verrà assegnata ai medici di famiglia, anche se spesso le persone quando manifestano i primi sintomi, ricorrono ai test acquistabili nelle farmacie, e appena dopo avvertono i medici se risultano positivi”.
Uno dei più alti tassi di vaccinazione di massa è stato registrata proprio nella nostra Regione. “Ci siamo organizzati per bene, grazie pure alla stretta collaborazione con le Città e i Comuni, che ci hanno dato tutto il supporto possibile, ai cittadini, che hanno capito l’importanza della vaccinazione, volta a salvaguardare la salute e la vita di tutti noi e ai media che ci hanno seguito passo per passo, soprattutto nel primo periodo, quando le informazioni e i comunicati arrivavano giornalmente e venivano pubblicati prontamente e in maniera adeguata”.
Le restrizioni ancora in vigore sono state annullate e si riprende a vivere normalmente. “Negli ultimi sei mesi le limitazioni erano state allentate, ma non eliminate del tutto. Negli ambulatori, negli ospedali, nelle istituzioni sanitarie e nelle Case dell’anziano era d’obbligo portare la mascherina. Ora l’obbligo è rimasto valido solo per queste ultime”.
Per quanto riguarda l’influenza stagionale? “L’influenza di tipo A, B e C è un fenomeno stagionale e nella nostra Regione all’inizio di maggio sono stati registrati in tutto circa 7mila casi, purtroppo due mortali. Per quanto riguarda la campagna di vaccinazione, questa è stata ottima e si spera che la popolazione abbia capito quanto sia importante immunizzarsi contro i virus, anche se stagionali”.

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