Diritti umani. La Vox populi degli alunni della Dolac

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Diritti umani. La Vox populi degli alunni della Dolac
Foto Roni Brmalj

Ha preso il via l’iniziativa delle consigliere Iva Rinčić e Maša Magzan volta a rivitalizzare l’angolo Vox populi di piazza Kobler, negli ultimi anni dimenticato e nascosto dagli ombrelloni delle terrazze dei caffè bar. “Vox populi, vox Dei”, un’antica locuzione latina che significa letteralmente “Voce di popolo, voce di Dio” è attribuita ad Alcuino, filosofo e teologo britannico e con essa si fa riferimento a qualcosa che diviene verità solamente perché sono moltissimi (il popolo) a volerlo. Nei tempi moderni, viene spesso scolpita su una pedana dalla quale il singolo più esprimere liberamente i propri pensieri. Così pure Fiume ha avuto il suo “angolino del popolo”.

A rompere il ghiaccio sono stati gli alunni della settima classe della scuola elementare “Dolac” che accompagnati dalla coordinatrice del programma di educazione civica Barbara Fatur Juretić, si sono fatti avanti per un intervento dedicato ai diritti umani. Ad assistere all’incontro pure Vlasta Linić, assistente della capodipartimento per l’istruzione, la cultura, lo sport e la gioventù.

“Abbiamo avuto un mese di tempo per preparaci a questo incontro – ha fatto sapere Barbara Fatur Juretić –. I ragazzi hanno da subito accettato l’idea di trattare il tema della Costituzione dei diritti umani delle Nazioni Unite. Hanno concordato in gruppo quali sono gli articoli di maggior impatto, che sono stati poi scritti su dei cartelloni, assieme a delle dichiarazioni di personaggi del mondo della politica, arte, letteratura, sport e religione. Il tutto è stato poi presentato all’angolino Vox populi”.

Così Leon, Tiara, Lola, Matia, Albert e Matteo si sono alternati sul “piedistallo” e, alternando letture in italiano e croato, hanno fatto sapere al pubblico presente che “le persone sono tutte uguali e libere, non devono essere discriminate, hanno diritto alla vita, sono tutte uguali di fronte alla legge, hanno tutti gli stessi diritti, libertà di pensiero, diritto all’istruzione e al lavoro” diritti che “sono inviolabili”.

Sui cartelli esibiti c’erano le affermazioni pacifiste della cantante Aretha Franklin, dell’ex presidente dell Sudafrica e simbolo dell’Apartheid, Nelson Mandela, dello scrittore George Orwell, del filosofo Marshall McLuhan, dell’attrice Angelina Jolie, dello scienziato e politico Benjamin Franklin, della giornalista Arianna Huffington e di Papa Francesco.

A supportare i ragazzi pure Marin Miočić Stošić, l’attivista fiumano che su sua iniziativa venne avviato nel 2005 l’angolo “Vox populi”.

Video Roni Brmalj

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