Tecnologia e informazione, l’importazione dell’etica

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Tecnologia e informazione, l’importazione dell’etica
Foto Roni Brmalj

Nell’ambito della Giornata mondiale della filosofia, istituita dall’Unesco, che tradizionalmente si celebra il terzo giovedì di novembre, presso il Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia di Fiume ha avuto luogo oggi, giovedì 16 novembre, il convegno intitolato “Nuovo pensiero italiano: riflessioni sull’etica della tecnologia e dell’informazione”.

Ad aprire l’incontro è stata la direttrice dell’istituto, Corinna Gerbaz Giuliano, la quale, a seguito dei saluti istituzionali ai convenuti, ha rilevato che lo stesso, organizzato dal succitato Dipartimento in collaborazione con il Consolato generale d’Italia a Fiume e per l’intercessione del vicepreside, Luca Malatesti, s’inserisce nelle celebrazioni del 50° anniversario della fondazione dell’Università degli Studi di Fiume. In tale contesto ha spiegato che la sede universitaria ha aperto i battenti a un dibattito tra filosofi, i quali hanno aderito alla Giornata di studi e si sono cimentati a presentare alcuni degli aspetti del nuovo pensiero italiano.

A seguire si sono rivolti ai presenti anche il console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini, il consigliere della rettrice dell’Università degli Studi di Fiume per l’integrità accademica e l’etica, Elvio Baccarini e il vicepreside della Facoltà di Lettere e Filosofia di Fiume, Luca Malatesti.

I conferenzieri

Tra gli illustri interlocutori, anche tre ospiti da prestigiosi atenei italiani: Torino, Milano e Venezia e, nello specifico, i professori Maurizio Ferraris (“Una scienza nuova per l’animale politecnico”), Andrea Zhok (“Il problema dell’informazione pubblica nelle democrazie contemporanee”) e il ricercatore Timothy Tambassi (“Etica, ontologia, digital humanities. Un approccio operativo”).

A riflettere sull’interessante tematica e proporre una serie di preziosi interventi a riguardo sono stati i professori Elvio Baccarini (“Nuove tecnologie e giustizia”), Predrag Šustar (“Spiegare mentendo?”) e Filip Čeč (“Il problema delle identificazioni arbitrarie”) dell’Università degli Studi di Fiume, nonché la professoressa Martina Sanković Ivančić (“Nietzsche in Vattimo, Rovatti e Polidori: leggere con sospetto l’era digitale”) dell’Università degli Studi di Trieste.

Video Roni Brmalj

Foto Roni Brmalj

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