Demanio marittimo, la tensione è alta

Annunciate varie iniziative di protesta sulla proposta del Ministero del Mare, trasporti e infrastrutture sul demanio marittimo

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Demanio marittimo, la tensione è alta
La spiaggia data in concessione all’Hotel Hilton di Costabella è recintata. Foto: NEL PAVLETIC/PIXSELL

Quando si parla di diritti possiamo porre la questione dell’accesso alle spiagge da due punti di vista. Ha diritto il cittadino qualunque di accedere alle stesse con il proprio ombrellone o sedia a sdraio senza dover pagare per godersi il sole o il bagno in mare? Dall’altra parte, il turista che paga una vacanza a “5 stelle” ha diritto a godere degli stessi piaceri in un’area a lui riservata? Possiamo girarci intorno, ma è questo in sostanza il problema di base che viene affrontato al Sabor croato, che attualmente sta discutendo sul disegno di legge proposto dal governo lo scorso 29 dicembre. È una di quelle situazioni in cui è necessario rassicurare i cittadini che certi diritti ritengono di averli acquisiti per sempre e dall’altra i turisti, che per il prezzo che pagano pretendono di avere il proverbiale e concreto “posto al sole” in un contesto di privacy. Gira che ti rigira, tra il mare, una delle risorse più importanti su cui si basa il turismo croato, e il potere decisionale, ci sono il demanio marittimo e un grande numero di residenti e turisti, ma anche piccole e grandi imprese che offrono i propri prodotti e servizi dopo essersi aggiudicate le concessioni. Ci sono quindi delle situazioni in cui collidono gli interessi dei cittadini e di quanti, anche legittimamente, investono e rischiano per generare dei profitti.
Il disegno di legge, così com’è, ha provocato molte reazioni e nei prossimi giorni e settimane si susseguiranno manifestazioni di protesta da parte di chi sostiene che le spiagge e la costa in generale debbano rimanere un bene pubblico. All’iniziativa “Javno je dobro” (“Pubblico è bene”), un gioco di parole che riflette lo spirito di quanto scritto nella frase precedente, aderisce anche l’associazione ambientalista “Žmergo”, che domani (ore 10.30)in Slatina ad Abbazia anticiperà la propria partecipazione alla manifestazione di protesta in programma il 2 febbraio a Zagabria. Il messaggio è: “C’è bisogno di una nuova legge sul demanio marittimo che lo tuteli e che non vada a svendere la nostra costa e il nostro mare”. Il disegno di legge è stato realizzato dal Ministero del Mare, dei Trasporti e dell’Infrastruttura nell’ambito del Programma nazionale di ripresa e resilienza e le modifiche vengono giustificate con il fatto che il vecchio documento è superato. La Legge sul demanio e sui porti marittimi, quella in vigore oggi, era stata varata nel 2003. Le novità principali riguardano la ridefinizione dei confini del demanio marittimo. Dovrebbe essere una condizione per tutelare la costa da abusi. Inoltre, si punta a regolamentare la problematica degli ormeggi e allo stesso tempo verrebbe definito il concetto di spiaggia, quella destinata alla balneazione. Il tema è delicato e non verrà esaurito in tempi brevi. Il Quarnero farà sentire la propria voce, sia dal punto di vista dei cittadini che delle imprese.

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