Covid-19. L’autunno sarà la «prova del 9»

Tra la cittadinanza regna l’ottimismo dopo il ritorno alla normalità: contagi, ricoveri e decessi in calo, ma ci vuole prudenza

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Covid-19. L’autunno sarà la «prova del 9»

“L’ottimismo regna sovrano per il ritorno alla normalità dopo due anni di restrizioni dovute alla pandemia di Covid. Lo confermano i dati epidemiologici e l’attuale curva dei contagi, che da settimane ormai è in continuo calo”. Un tanto è stato dichiarato dal direttore dell’Istituto regionale di salute pubblica, Vladimir Mićović, nel corso della settimanale conferenza stampa in Regione, dopo che in Croazia, da qualche giorno, non c’è più l’obbligo di esibire il green pass e di indossare la mascherina nei luoghi chiusi (eccezion fatta per le strutture sanitarie e di assistenza sociale). Anche se le misure restrittive sono state abolite, l’epidemiologo ha comunque consigliato di continuare a indossare la mascherina sui mezzi del trasporto pubblico e nei centri commerciali. “L’autunno sarà la classica ‘prova del 9’, che determinerà il destino della pandemia di Covid-19”, ha affermato a mezzo stampa, suggerendo soprattutto agli anziani di osservare questa misura ancora per qualche tempo. L’allentamento totale delle misure antipandemiche è stato accolto dai cittadini a braccia aperte e lo si percepisce ad ogni passo. Quasi nessuno indossa più la mascherina e sono pochi coloro che, a quanto sembra, non sono ancora troppo convinti sia il caso di rilassarsi fino in fondo, anche perché siamo tra i primi Paesi dell’Ue ad avere decretato un netto ritorno all’agognata “vecchia normalità”. Il virus, infatti, è ancor sempre tra di noi, seppure abbia perso decisamente in forza.

Gran parte degli utenti del trasporto pubblico non indossa più il dispositivo.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

L’ultimo bollettino – quello relativo alla domenica quando vengono effettuati soltanto i test urgenti – sono stati registrati 7 nuovi contagi a fronte di 224 tamponi prelevati (tasso di positività pari al 3,13 p.c.). I guariti sono 174 e i casi attivi 1.708. Nel Centro clinico-ospedaliero sono ricoverati 55 pazienti Covid. Mićović ha spiegato che nella maggior parte dei casi si tratta di persone giunte in ospedale per altre problematiche, che sono risultate positive al momento del ricovero. Tra queste, due hanno bisogno della respirazione assistita. Non ci sono stati decessi. L’incidenza tra il numero dei ricoveri e i casi attivi è del 3,22 p.c.

Rispetto alla settimana precedente, in quella appena trascorsa il numero dei ricoveri è diminuito del 70,68 p.c. In media il numero dei pazienti ricoverati è stato di 57. Mićović si è detto soddisfatto della situazione inerente alla vaccinazione. In Regione si tratta del 77 p.c. della popolazione adulta e del 65 p.c. di quella complessiva. Molto alto pure il numero dei test effettuati.

Per gli anziani è consigliato proteggersi a oltranza.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

“La quinta ondata è stata molto burrascosa. Continuiamo, pertanto, a insistere sulla vaccinazione, soprattutto tra le categorie a rischio. Non sappiamo ancora che cosa ci aspetta in autunno”, ha proseguito l’epidemiologo.

Nel corso della quinta ondata, caratterizzata dalla variante Omicron, si sono verificati 110 decessi, il 13 p.c. del numero complessivo dall’inizio della pandemia. Sono state contagiate 105.697 persone, ovvero il 44,56 p.c. del numero complessivo. La percentuale di mortalità è di 308,6 persone su 100mila abitanti, mentre la media nazionale è di 403,36. Nel corso della pandemia in Regione sono decedute 821 persone a causa del virus. Ci sono stati 7.602 casi di reinfezione, di cui 7.062 nella quinta ondata. Per quanto riguarda i decessi, nella quinta ondata l’età media è stata di 80,42 anni, mentre in quelle precedenti di gran lunga inferiore.

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