Costruzione della D403. Evitare ulteriori scavi

I lavori sulla statale procedono secondo le dinamiche previste

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Costruzione della D403. Evitare ulteriori scavi
In via Zvonimir la circolazione si svolge per un tratto su due sole corsie. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Entro la fine di giugno la statale D403 dovrebbe essere completata, anche per non perdere il diritto ai finanziamenti dai fondi dell’Unione europea. Ci sono molti interrogativi al riguardo, non soltanto su questo importante cantiere fiumano, determinati dall’impennata dei prezzi dei carburanti e, di conseguenza, delle materie prime. “Al momento – ci ha riferito il responsabile del mega-cantiere, Martin Abramović, dell’azienda Hrvatske ceste –, i tempi sono rispettati e la dinamica dei lavori, nonostante tutti i problemi, non sta subendo rallentamenti”.

Da qualche settimana, in via Zvonimir la circolazione si svolge per un tratto su due sole corsie. La riduzione provvisoria della carreggiata è necessaria per potere spostare tutte le infrastrutture esistenti secondo le nuove esigenze, dettate dal nuovo assetto in un’ampia area in prossimità del Palazzo della stampa. Gli stessi motivi impediscono la riapertura di via Rikard Benčić. Ci potrebbe essere qualche ritardo in questa zona, ma non tale da sforare i termini di consegna. Il motivo? L’investitore, appunto l’azienda Hrvatske ceste, ha trovato l’accordo con la municipalizzata fiumana Vodovod i kanalizacija (ViK) per la posa lungo via Zvonimir del nuovo collettore nell’ambito del progetto dell’Agglomerazione di Fiume. Con qualche ritocco alle dinamiche stabilite, la ViK anticiperà la posa del collettore e ciò consentirà di evitare che, magari tra un anno, si debba tornare a scavare un’altra volta. La situazione nel traffico non è ideale, ma nemmeno drammatica, e ne avremo fino alla fine di gennaio prossimo.
S’incontrano due grandi progetti, quello dell’Agglomerazione, che supera i 2 miliardi di kune, e quello della statale D403, che con i suoi 3 chilometri costerà quasi mezzo miliardo. In entrambi i casi, buona parte dei mezzi provengono dai fondi europei. A breve, comunque, occorrerà rifare i conti perché, come già detto, sono aumentati i prezzi di carburanti e materie prime, oggi ben più alti rispetto a quelli in occasione della firma dei contratti.

Ritocchi finali
Dal futuro terminal container in Molo Zagabria fino al nodo di Valscurigne il percorso è ormai praticamente completato. Resta da terminare un piccolo segmento del viadotto Pioppi, vicino al centro commerciale ZTC, quello che s’allaccia al sottopasso costruito sotto la ferrovia. Nella galleria di Podmurvice, forse l’opera più complessa nel progetto della D403, viene completato il rivestimento in cemento, quello finale. Entro poche settimane, i macchinari pesanti lasceranno definitivamente il posto ai lavori di finalizzazione, non meno complessi, dalla canalizzazione per le acque meteoriche al sistema delle telecomunicazioni necessario per far funzionare in sicurezza la struttura.

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