«Bilancio pianificato male. Sarà NO alla manovra»

Il gruppo consiliare che comprende Azione dei giovani, Unione del Quarnero, Iva Rinčić e Maša Magzan, annuncia un no secco alla manovra

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«Bilancio pianificato male. Sarà NO alla manovra»
Vedran Vivoda, Maša Magzan, Robert Salečić e Iva Rinčić. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Il Consiglio cittadino torna a riunirsi oggi, a quaranta giorni dalla sessione precedente, con un ordine del giorno ricco di spunti. Il punto più importante è quello legato alla manovra di assestamento del Bilancio di previsione, che non troverà il sostegno del gruppo consiliare composto da Azione dei giovani, con Vedran Vivoda, dell’Unione del Quarnero con Robert Salečić, nonché dalle indipendenti Iva Rinčić e Maša Magzan, ex Lista civica di Davor Štimac.
“L’assestamento è dovuto principalmente all’aumento delle entrate del 10 per cento il che – sostiene Rinčić –, dovrebbe essere una buona notizia. Non lo è, invece, per il fatto che non vi è stata in precedenza una buona pianificazione. Ci saranno più mezzi per le paghe nell’amministrazione cittadina e nelle aziende ed enti di proprietà della Città. Quando era stata approvata l’aliquota della tassa sul reddito avevamo proposto che non fosse così elevata, lasciando più risorse nelle tasche dei cittadini. Riteniamo che per i mezzi in più di cui si dispone non vi sia un’idea chiara di come impiegarli. Idee ce ne sono e invece si va solo a colmare i buchi, come nelle strutture dell’ex centrale termica della Cartiera o per la nave Galeb. Sono da tre anni membro del Consiglio cittadino e da allora, in modo continuato, vengono stanziati mezzi pel terminare la Galeb”. La nave-museo è stata anche l’argomento a cui ha fatto riferimento Robert Salečić.
“Il solo fatto che non vi siano ristoratori interessati ad affittarne i locali – ha affermato – sta a significare che non si tratta di una grande idea. Comunque, il nostro gruppo voterà contro la proposta di assestamento”.
Maša Magzan si è riferita alle spese per la cultura che, nominalmente, aumenterebbero, ma, effettivamente, si riducono per quelli che sono i programmi. Infine, Vedran Vivoda ha concluso con il punto legato alla proposta di destituire la dirigenza dell’“Autotrolej”, alla luce dei problemi in cui si trova. “Il traffico è in collasso e la crisi nell’azienda municipale preposta al trasporto pubblico, non fa che aggravare la situazione – ha detto –, per cui riteniamo che il direttore debba venire destituito assieme al CdA. C’è il problema di una pessima gestione da parte del direttore e dello stesso sindaco che rappresenta Fiume nell’Assemblea con la maggiore quota di partecipazione. Il sindaco si limita ad aumentare lo stipendio al direttore, esitando nei rapporti con i sindacati quando si parla di aumentare le paghe ai conducenti”.
Pertanto, oggi si preannuncia una giornata lunga e incerta, con l’assestamento che potrebbe venire rimandato all’esame di riparazione. Per la destituzione della dirigenza dell’“Autotrolej”, che non tutti considerano una buona soluzione nel momento attuale, non dovrebbero esserci i numeri per metterla in atto. Il dibattito, comunque, potrebbe offrire qualche buona idea per il futuro.

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