ANGOLI CITTADINI Brajdica. La prima spiaggia pubblica del rione di Sušak

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ANGOLI CITTADINI Brajdica. La prima spiaggia pubblica del rione di Sušak
Una panoramica di come si presenta la zona oggidì. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

La prima struttura balneare relativa ai rioni di Tersatto-Sušak venne inaugurata nel 1888, sotto l’abitazione dell’imprenditore Gjuro Ružić (1834-1929), in via Strossmayer, dieci anni dopo la sua realizzazione nel luogo dove una volta era sita la sabbiosa spiaggia di Brajdica. Successivamente, la stessa venne protetta da un porticciolo e, nelle sue adiacenze, furono edificati due palazzi. In tale contesto, sulla rivista “Sušačka revija” (n. 2/3 del 1993), si legge che “mentre i bagnanti fiumani, a causa della mancanza di spazio, dovevano sguazzare in un porto fangoso, in cui si riversavano i canali, nella spiaggia sotto la bellissima villa di Ružić il mare era pulito”.

Il progetto
A detta di Mirjana Kos e Julija Lozzi Barković (in “Il patrimonio balneare quarnerino”), l’idea di sistemare una struttura balneare pubblica a Sušak nacque, però, nella metà del 1897, quando l’amministrazione cittadina riconobbe la possibilità di ampliare e migliorare il non poco trascurato accesso al mare di Brajdica. Il progetto fu subito approvato dal ministro ungherese degli Esteri e del Commercio, ma dato che l’area era di proprietà delle Ferrovie dello Stato, venne sistemata a loro spese. Al fine di evitare l’entrata dell’acqua fredda e sporca della Fiumara nella struttura, fu innalzato un argine in pietra e terriccio lungo 25-30 metri lungo la sua sponda sinistra. In base all’abbozzo del topografo Ivan Doljak, ai lati del rientrante bacino quadrato, era prevista l’installazione di cabine in legno sistemate in doppie file, con scale a duplice snodo scendenti verso il mare il che, come di solito, comportava due zone separate, per gli uomini e per le donne. Sul lato nord le stesse si univano agli spazi adibiti al buffet con ripostiglio, nonché a quelli per la biancheria e la cassa. A seguire, alla suddetta Amministrazione cittadina fu consentita la costruzione e la manutenzione a spese proprie della spiaggia, ma ben presto la cedette in affitto a imprenditori privati interessati alla struttura.

Il bagno in Brajdica
I primi a decidersi ad affittare la balneazione di Brajdica, facendo una proposta molto più vantaggiosa degli altri, furono i fratelli Josip e Adolf Strauss, nel maggio del 1899, impegnandosi a eseguire tutti i lavori necessari per il suo mantenimento e l’apporto di eventuali migliorie. Gli investimenti, però, superarono le somme previste: già due anni dopo, infatti, l’angolino in legno edificato per il bagno dei bambini si presentava completamente marcio, per cui gli Strauss dovettero sostituirlo con una nuova vasca in cemento, sicura anche per i non nuotatori. Successivamente, nel 1905, la potenza del violento scirocco fece crollare la parete di protezione, il che richiese un’altra spesa imprevista e consistente, in seguito alla quale i fratelli decisero di cedere tutti i loro diritti e doveri al nuovo locatario, Ante Bačić. Dopo l’effettuazione di tutte le riparazioni necessarie e all’edificazione di un nuovo spazio adibito alla balneazione, egli vi fece installare trenta nuove cabine, che ora ammontavano a 124. A tale riguardo il Novi list, datato 30 maggio del 1906, riportava che “il bagno cittadino Sušak-Brajdica, affittato da Ante Bačić, è stato inaugurato il 27 maggio del 1906. Lo stesso è a disposizione del pubblico ogni giorno dalle 5 alle 21 e, per le signore, esclusivamente negli orari dalle 8 alle 10, escluse le domeniche e le festività”.
A detta del succitato imprenditore, considerati gli investimenti effettuati, la struttura era sull’ottima strada per portare importanti guadagni per cui, alla scadenza del contratto di locazione, nel marzo del 1911 venne concessa, in cambio di un’ingente cifra di risarcimento all’Amministrazione cittadina. Le intuizioni di Bačić si dimostrarono giuste tanto che, soltanto nel corso del primo anno di gestione e nonostante la brevità della stagione estiva, la stessa ne ricavò la bellezza di 4mila corone. Nel 1913 la spiaggia venne ampliata lungo la riva sinistra della Fiumara, arrivando a ricoprire una superficie di 350 metri quadrati e, ben presto, in relazione alla stessa, vennero abbozzati e realizzati svariati progetti, quali la costruzione di un terrazzo su cui prendere il sole. La struttura cambiò aspetto e funzione con la creazione e costruzione, in seguito, del terminal container Brajdica.

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