Abbazia, ipotizzata una riduzione dei Comitati di quartiere

Vari i temi all’odg del Consiglio cittadino

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Abbazia, ipotizzata una riduzione dei Comitati di quartiere
Fernando kirigin e Tamara Sergo. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

”La situazione è stabile”, assicura il sindaco di Abbazia Fernando Kirigin alla vigilia della sessione del Consiglio cittadino che torna a riunirsi oggi pomeriggio dopo la consueta sosta estiva. Uno dei punti a cui fa riferimento il sindaco è quello che riguarda il resoconto semestrale sul Bilancio.
Tra gli argomenti di oggi ce ne sono diversi che richiederanno un dibattito approfondito. Per esempio, si discuterà dell’ipotesi di ridurre il numero di Comitati di quartiere, più precisamente, di unirli nei casi in cui ciò verrebbe ritenuto opportuno. Semplificando, dei complessivi 15 Comitati esistenti, ve ne sarebbero otto con le carte in regola per unirsi in coppie, arrivando a quattro. I sondaggi non avrebbero dato dei punti di riferimento in merito all’interesse dei cittadini di cambiare o meno l’assetto esistente.
C’è un tema meno politico che potrebbe suscitare un certo interesse. Abbazia, negli ultimi anni, si è trasformata sotto vari punti di vista. Da centro della movida è diventata un salotto. Nonostante ciò vi è ancora un certo numero di locali che non si rassegnano, nel bene o nel male, alle rigide misure in tema di rumore e rispetto degli orari. Il Consiglio cittadino discuterà oggi proprio del problema di ordine pubblico, del rumore e della circolazione nelle ore notturne, delle limitazioni necessarie e delle sanzioni contro quelli che violano le regole. “Abbiamo cercato di semplificare le regole – ha spiegato Kirigin –, definendo i luoghi in cui si possono svolgere della attività. Ci sono vari regolamenti e leggi a trattare l’argomento, dall’ordine pubblico al baccano fino al rispetto degli orari di esercizio. Con la proposta che verrà presentata oggi si vuole fare ordine, con più chiarezza”.
Sul Bilancio di previsione e la realizzazione dei piani nel primo semestre del 2023 ha parlato Tamara Sergo, capo del Dipartimento per le Finanze, che ha ribadito il giudizio del sindaco, confermando che la situazione è sotto controllo. Kirigin ha concluso riferendosi alla proposta di vendere degli immobili. Fin dall’inizio del suo primo mandato di sindaco, aveva detto che si sarebbe limitato il numero di immobili da mettere in vendita. Ci sono delle eccezioni, quando il prezzo supera ogni previsione: “Per 1.497 ci vengono offerti 750 mila euro, cioè 500 euro per metro quadrato e parte del ricavato lo impiegheremo ad Apriano per l’acquisto di lotti già pianificato. In ogni caso, se dobbiamo vendere, vogliamo ricavarne il massimo che va anche oltre quelli che possono essere i prezzi sul mercato”.

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