Porte aperte al ginnasio «A. Sema»

L’evento informativo, introdotto dalla preside Aleksandra Rogić, è stato destinato ai potenziali studenti e ai loro genitori per illustrare i vantaggi nell’offerta dell’istituto

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Porte aperte al ginnasio «A. Sema»
La preside Aleksandra Rogić introduce l’incontro. Foto: Mariangela Pizziolo

Nel tardo pomeriggio di mercoledì, il ginnasio italiano “Antonio Sema” ha aperto le porte per un evento informativo destinato ai potenziali allievi e ai loro genitori. Nonostante manchi abbastanza alle iscrizioni al nuovo anno scolastico, previste per il mese di aprile, gli studenti dell’ultimo anno delle scuole elementari hanno già cominciato a valutare quale istituto scegliere per continuare il loro percorso. L’incontro di presentazione dell’istituto è stato introdotto dalla preside Aleksandra Rogić, che ha accolto i numerosi partecipanti e ha illustrato il programma e le attività della scuola. Lo scopo del ginnasio è quello di fornire agli studenti una vasta cultura generale equilibrando saperi scientifici, umanistici e linguistici, in modo che possano superare con successo l’esame di maturità e, soprattutto, orientarsi con maggiore consapevolezza nel loro cammino futuro. Il metodo pedagogico utilizzato punta a innestare nei ragazzi i semi della responsabilità, della solidarietà, dell’autonomia, del pensiero critico e della creatività, garantendo poi che ciascuno possa farli crescere nel rispetto della propria personalità e delle proprie potenzialità. L’applicazione pratica di questo metodo coinvolge in primis lo stretto rapporto tra studenti e docenti, reso possibile da classi poco numerose le quali permettono di far emergere le particolarità del singolo e i punti di forza del gruppo, per creare dei programmi ad hoc di sostegno o potenziamento. “I professori sono molto flessibili e cercano di fare in modo che nessuno rimanga indietro. Le lezioni sono sempre molto dinamiche e diversificate per ogni classe, a seconda che si preferisca apprendere tramite libri, video o quiz”, ha confermato Serena del terzo anno. Il ginnasio, inoltre, è accreditato per i progetti Erasmus+, che prevedono la possibilità di frequentare delle scuole partner europee dislocate tra Italia, Spagna, Germania, Portogallo, Estonia, Finlandia e Ungheria. Si tratta di mobilità a breve termine (di una settimana) o a lungo termine (di un mese) che permettono di migliorare le competenze linguistiche, conoscere luoghi e persone, accrescere l’autonomia e allargare gli orizzonti. Il progetto internazionale è stato presentato dalla professoressa di sociologia e psicologia Ingrid Šuber Maraspin. “Le scuole con cui collaboriamo”, ha rilevato, “puntano a creare legami tra ragazzi provenienti da zone periferiche. Inoltre, cerchiamo di scegliere scuole che possano garantire continuità agli impegni dei ragazzi, siano essi sportivi, musicali o di altro genere”. Sono intervenuti anche gli studenti Serena, Veronika, Katarina, Nicola e Dante a condividere la loro personale esperienza. La ricorrenza nei loro racconti della frase “è un viaggio che ti cambia la vita” dimostra quanto profonde e arricchenti siano tali opportunità nel proprio percorso di crescita e autodeterminazione. A questo punto della presentazione, l’incontro si è diviso in due parti. I ragazzi sono stati invitati al laboratorio “Una rivoluzione chiamata Blue Jeans”, in cui hanno potuto sperimentare quanto un prodotto quotidiano possa nascondere nozioni di storia, linguistica, biologia, chimica, fisica e matematica. Ai genitori, invece, è stata proposta la presentazione dei piani di studio e delle metodologie delle principali materie. La docente Dora Manzo ha illustrato il programma di italiano che, a partire dalle origini della letteratura del 1200 arriva alla contemporaneità, alimentandosi anche grazie allo studio della grammatica e alle uscite extrascolastiche in Friuli Venezia Giulia e in Veneto. Il professore di matematica Stefano Ravasi ha parlato del contributo delle intelligenze artificiali all’insegnamento della sua materia che, con nuove applicazioni apposite, permettono di spiegare questo “zoccolo duro” in modo alternativo ed efficace, nonché di monitorare e aiutare passo passo il singolo. Mojca Starc, insegnante di inglese, prima lingua straniera e Vesna Vlahovič, insegnante di sloveno, lingua d’ambiente, hanno enfatizzato l’importanza che il plurilinguismo ha assunto nel mondo odierno e hanno riconosciuto l’essenza “davvero bilingue” di questo istituto. La Giornata delle porte aperte del ginnasio “Sema” ha dimostrato agli esterni il clima armonioso e collaborativo che esiste tra coloro che lo frequentano, siano essi allievi, docenti o parte del personale e ha forse convinto qualche futuro iscritto. In ogni caso, ha ricordato la preside Rogić, l’istituto si aprirà a nuove presentazioni e sarà sempre disponibile ad accogliere gli studenti delle classi finali delle scuole elementari, anche a seguire le lezioni per un giorno.

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