FONS, in auge cultura identità e tradizioni

L’evento è stato promosso dall’Associazione dei giovani della CNI

0
FONS, in auge cultura identità e tradizioni
I giovani della CI di Fiume. Foto: Mariella Mehle

L’Associazione dei giovani della Comunità Nazionale Italiana anche quest’anno ha dato dimostrazione di serietà, volontà e interesse prodigandosi a mettere in piedi la consueta “Festa d’ottobre dei nostri sapori” comunemente denominata FONS e suddivisa in due giorni di eventi. Sabato lo spazio espositivo “Monfort” di Portorose ha fatto da cornice alla manifestazione volta a celebrare il patrimonio culturale, linguistico e gastronomico del territorio con stand di vario tipo tra produttori locali e ospiti tra cui le Comunità degli Italiani di Castelvenere, Fiume e Lussinpiccolo, nonché l’Istituto di cultura Cimbra di Roana (Vicenza) e l’Associazione dei giovani sloveni in Italia. Ad aver reso possibile l’evento sono state l’Unione Italiana e la CAN di Pirano, rappresentata dal presidente Andrea Bartole che nei saluti introduttivi ha sottolineato il sostegno alle attività dell’Associazione dei giovani a Pirano. “Abbiamo sempre creduto che l’organizzazione di questo evento sia di fondamentale importanza per lo sviluppo e il mantenimento della nostra cultura, delle tradizioni e dell’identità e soprattutto per il lavoro e l’impegno che ci mettono i giovani che nel tempo si sta articolando in maniera sempre più consistente”, ha aggiunto Bartole.

Maurizio Tremul con gli ospiti di Lussinpiccolo.
Foto: Mariella Mehle

“È un piacere vedere un tale numero di giovani, veder crescere questa rassegna di anno in anno. Abbiamo iniziato sette anni fa proprio qui, in questa sala, con pochi ragazzi e poco programma e oggi arriviamo a fare una due giorni che include anche la formazione dei ragazzi che arrivano da un ampio territorio europeo, ossia tre Stati. Ci teniamo a instaurare e mantenere i contatti con i coetanei dell’Istria e del Quarnero come pure il legame e lo scambio culturale con le Comunità”, ha osservato Dyego Tuljak, titolare del Settore “Attività giovanili” della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, nonché presidente dell’Associazione dei giovani della CNI, ringraziando le autorità presenti per il supporto, come pure le organizzatrici Chiara Vianello e Anna Maria Grego.
Presenti tra gli altri il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul il quale ha ribadito l’importanza di dare parte del proprio tempo agli altri per costruire un futuro comune e il deputato al seggio specifico del Parlamento sloveno, Felice Žiža, che ha speso parole di lode per i giovani che si sono impegnati nella realizzazione della manifestazione e che sono oltretutto attivi in tutto il territorio storico della CNI. A riscaldare ulteriormente l’ambiente con la musica, il canto e la danza sono stati diversi protagonisti a partire dal repertorio proposto dalla band triestina Swing eXcetera. Sono seguiti i gruppi della CI di Castelvenere con le “Little Dancing Waves” e le “Dancing Waves” guidate da Donatella Krastić e l’esibizione della klapa “Castrum Veneris” diretta dal maestro Teo Biloslavo. A concludere la prima parte al “Monfort” sono stati i Giak and friends, un progetto nato in seno all’Associazione Serenade Ensemble.
In serata il programma è proseguito al magazzino “Grando” dove il canto a cappella del gruppo sloveno Perpetuum Jazzile ha richiamato un folto pubblico, che ha occupato tutti i posti disponibili e riservati, in parte, ai connazionali di una ventina di Comunità degli Italiani. Il complesso festeggia quest’anno il 40º anniversario della sua fondazione, è formato da una quarantina di elementi che con le loro voci riescono a creare un clima di grande allegria e divertimento, passando agevolmente dal jazz al pop. Le loro capacità interpretative arrivano così lontano da aver incaricato tre loro cantanti di ricreare, soltanto con la voce, il suono degli strumenti (percussioni e chitarre), tanto da far pensare in un primo tempo che siano supportati da un’orchestra o da una base preregistrata. Notevole anche l’effetto scenico grazie alle luci e alle coreografie che accompagnano ogni pezzo. Sabato non sono certo passati inosservati i loro saluti e le presentazioni in un italiano impeccabile, nonché l’omaggio alla CNI con la canzone di Eros Ramazzotti “Più bella cosa”.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display