Dimissioni per sbloccare l’impasse

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Dimissioni per sbloccare l’impasse

Rimane molto delicata e in bilico la vertenza sulla Scuola elementare italiana “Dante Alighieri” di Isola. Nei giorni scorsi ci sono stati alcuni incontri informali tra Comune, CAN comunale e i vertici dell’istituto per cercare di trovare una via d’uscita che consenta di sbloccare la complicata situazione che si è creata. Come noto, una lettera pubblica aveva imputato alla preside, Simona Angelini comportamenti scorretti e mobbing nei confronti dei collaboratori, addebiti oltretutto subito respinti dall’interessata. Dopo la riunione di martedì sera della CAN isolana, a porte chiuse, il presidente Marko Gregorič ha rilevato che è stato chiesto a tutti i protagonisti dello spiacevole capitolo di fare un passo indietro, ossia di dimettersi e di consentire la nomina di una nuova dirigenza e di un organismo di controllo, che siano in grado di dipanare la complessa matassa. “Questo è voluto essere il segnale dei due cofondatori per cercare una via d’uscita. Da quanto ne so l’iniziativa però non avrà alcun esito. I tempi sono anche molto stretti. La situazione appare compromessa. Per avviare le procedure che porterebbero a sollevare dall’incarico la preside, servono documentazioni dettagliate e prove precise. Ribadisco la posizione espressa più volte: la politica non deve entrare nelle aule, non deve avere ingerenza nei processi pedagogici, ma purtroppo in questo caso è stato fatto”, ha detto ancora il presidente Gregorič. La CAN comunale ha respinto anche le accuse del Consiglio d’istituto su presunti comportamenti poco trasparenti. Con il Comune, la massima istituzione dei connazionali isolani ha una piena identità di vedute e con il sindaco, Danilo Markočič viene auspicata una soluzione di valido compromesso, che però necessità di un accordo a monte. La parola tornerà ora al Consiglio della Scuola elementare.

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