Capodistria. Le molteplici iniziative della Società «Histria»

Illustrati i progetti e conferiti i Premi societari a Ivan Smoljan, Edvilijo Gardina e Salvator Žitko

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Capodistria. Le molteplici iniziative della Società «Histria»
Dean Krmac illustra la progettualità societaria. Foto: KRIS DASSENA

La Società umanistica “Histria” si prepara ad archiviare un altro anno relativamente denso di attività, malgrado questa sia stata per diversi mesi ostacolata dalle restrizioni imposte a causa del Covid. Alla tradizionale conferenza stampa di fine anno che si è tenuta ieri nella caffetteria della Loggia, indetta dopo due anni di tregua, il segretario del sodalizio, lo storico Dean Krmac ha tracciato un bilancio dei progetti promossi. Nel primo scorcio del 2022, come del resto negli ultimi anni, stretti nella morsa della pandemia, hanno privilegiato l’attività editoriale, mentre gli appuntamenti in presenza dopo una lunga pausa sono stati ripresi nell’ultimo trimestre. Simbolicamente, proprio oggi, giorno che segnerà la caduta delle barriere doganali che da tre quarti di secolo dividono in modo innaturale l’Istria, presso l’Archivio di Stato di Venezia avrà luogo il finissage della mostra “Differentia seu confinium”, curata da Danijela Doblanović Šuran, dedicata al confine e alla disputa tra Dignano e Sanvincenti. Come è loro consuetudine, anche quest’anno hanno fatto leva sugli anniversari degni di nota, come il Seicentesimo della restituzione delle reliquie di San Nazario, celebrato con una conferenza nel Duomo di Capodistria tenuta da Salvator Žitko. Tra gli eventi ricordati ancora la conferenza “Il Capitanio di Raspo”, che ha offerto nuovi spunti sul ruolo di uno dei più rilevanti rettori dell’amministrazione veneta in Istria. Stanno già prendendo corpo, invece, i tre volumi che dovrebbero vedere la luce nel 2023. In collaborazione con la CI “Santorio Santorio” di Capodistria è prevista la pubblicazione degli Atti del convegno sul leone marciano del Castello di Tersatto, che sino ai primi dell’Ottocento vigilava sopra il portone dell’Armeria in piazza del Duomo. Uno degli auspici dei rappresentanti della società è anche quello di crearne una copia da collocare sul sito originale. In occasione dell’80.esimo genetliaco dell’archeologo Matej Župančič sarà preparata, con il contributo del Museo regionale di Capodistria, una topografia archeologia dell’Istria, mentre l’ultimo volume in programma per il prossimo anno riprenderà i contenuti dell’esposizione “Differentia seu confinium”, che auspicano possa diventare itinerante. In ambito all’evento di chiusura la Società ha assegnato tre riconoscimenti. La Targa per il miglior lavoro riguardante la storia, l’arte o la cultura istriana nel 2021 “Opus Histriae” è andata nelle mani di Ivan Smoljan, curatore presso il Museo di Pisino. Edvilijo Gardina, assente per malattia, si è guadagnato il riconoscimento “Summa Histriae” per meriti relativi alla carriera professionale in campo umanistico quale curatore di storia dell’arte al Museo regionale di Capodistria, mentre a Salvator Žitko, in occasione del suo 80.esimo genetliaco, è stato conferito un attestato di riconoscenza per la pluriennale collaborazione e l’impegno profuso nella ricerca.

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