Capodistria. Dal Giappone approdata cerimonia benaugurante (foto)

In scena nell’area istriana la 5ª edizione del rituale Kagami biraki, arricchito dalle dimostrazioni pratiche di judo

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Capodistria. Dal Giappone approdata cerimonia benaugurante (foto)
L’esibizione dei judoisti a Capodistria. Foto: Claudio Moscarda

Il Kagami biraki è un rituale benaugurante giapponese di tradizione secolare che piano piano si sta facendo conoscere in tutto il mondo, ma che ha già trovato spazio nel territorio multiculturale istriano. Proprio questo fine settimana, infatti, i quattro Comuni costieri sono stati coinvolti per la quinta edizione nelle celebrazioni di questo Capodanno giapponese, con il prologo all’Auditorio di Portorose. La cantante, strumentista e compositrice giapponese Shinobu Kikuchi ha incantato il pubblico con lo spettacolo “Otadama”, letteralmente “L’anima dei suoni”, un progetto che fonde la musica classica e occidentale ai canti e i testi tradizionali del suo Paese natio, che parlano di amore, natura, infanzia e preghiera. I festeggiamenti sono proseguiti nella palestra della Scuola elementare di Capodistria, con una giornata dedicata alla pratica sportiva del judo a cura del maestro e appassionato Mojmir Kovač con la Federazione di judo e la partecipazione di vari club del territorio costiero e delle aree limitrofe, alla presenza di ospiti e autorità, in particolare dell’Ambasciatrice giapponese in Slovenia Akiko Yoshida, nonché a nome delle municipalità istriane del sindaco di Ancarano Gregor Strmčnik e delle vicesindache di Isola, Pirano e Capodistria, rispettivamente Agnese Babič, Manuela Rojec e Mateja Hrvatin Kozlovič. Circa 250 judoisti, dai più giovani ai più esperti maestri di questa disciplina, si sono esibiti di fronte a un folto pubblico, dimostrando quanto questa non sia soltanto un’arte marziale, ma soprattutto un metodologia educativa e pedagogica. Il judo, è emerso dalle presentazioni, insegna a crescere e maturare ogni giorno e a contribuire il più possibile a migliorare l’ambiente in cui si vive. Durante la manifestazione è stato celebrato anche il 30.esimo anniversario del judo inclusivo in Slovenia, introdotto proprio a Capodistria e destinato a tutti gli atleti che, a causa di disabilità o malattia, necessitano di adeguamenti all’ambiente e al contenuto dei programmi. I visitatori hanno inoltre potuto imparare vari elementi della cultura giapponese presso bancarelle e laboratori dalla creazione di figure di carta origami sino al modo corretto di indossare uno yukata, ovvero una versione informale e più casual del kimono. Il Kagami biraki si è concluso, come vuole la tradizione, con la rottura del coperchio di un barile, uno speciale rituale che trae origine dalla tradizione dei samurai e si dice porti fortuna per il nuovo anno.

L’artista shinobu Kikuchi all’auditorio di portorose.
Foto: MARIANGELA PIZZIOLO
Mateja Hrvatin Kozlovič, Akiko Yoshida, Manuela Rojec e Agnese Babič.
Foto: MARIANGELA PIZZIOLO
La conclusione del rituale nipponico.
Foto: Claudio Moscarda

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