Aeroporto di Portorose: si vola sempre più in alto

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Aeroporto di Portorose: si vola sempre più in alto

PORTOROSE Il primo semestre d’attività presso l’Aeroporto di Portorose mostra un quadro del traffico tutto sommato positivo. Anche se, nonostante i 10.213 ospiti rilevati in ambito alle 5.634 operazioni di decollo e atterraggio, attualmente il risultato è comunque inferiore a quello dei primi sei mesi del 2017. Il piccolo deficit, che i responsabili avevano previsto in seguito al maltempo invernale che ha fatto cancellare molti voli, è stato quasi completamente sanato durante i mesi tra aprile e giugno. Il 2017 è stata un’annata eccellente per cui, a prescindere dalle avverse condizioni meteorologiche dell’inverno, erano pronti a risentire di un qualche calo. Questo si è in effetti concretizzato, numeri alla mano per i primi sei mesi del 2018, in nove punti percentuali in meno di operazioni aeree nonché nell’8 % in meno di ospiti transitati attraverso lo scalo. Rispetto ai risultati del 2015 e del 2016, invece, la stagione in corso è positiva, mostrando aumenti rispettivi del 10 e dell’11% per quanto riguarda i passeggeri, dall’altra parte un calo rispettivo del 9 e del 10% per quanto riguarda gli arrivi e le partenze. Secondo le stime, l’andamento del traffico a Sicciole riflette l’incremento dei viaggi di lavoro e il calo degli altri tipi di volo, con i primi che vengono effettuati con aerei di dimensioni maggiori rispetto ai secondi. L’auspicio è che il tempo regga almeno fino alla prima parte dell’autunno, per poter compensare con quanto perso all’avvio dell’anno. Il piccolo scalo locale, infatti, è provvisto di una pista breve, che non offre condizioni ottimali di sicurezza per decollare o atterrare in caso di maltempo, ragione per cui l’attività dipende fortemente dalle condizioni meteo. La stagione invernale 2018 si è in effetti dimostrata tale, da dover richiedere la chiusura totale del traffico aereo a più riprese. Tirando le somme, i responsabili dello scalo vorrebbero effettuare i tempi per poter concretizzare il prolungamento della pista di atterraggio e decollo, ma il procedimento è legato alla preparazione del piano regolatore statale, che è gestito dal governo e risulta complesso e duraturo. Dal punto di vista statistico, in cima alla graduatoria degli arrivi vi sono turisti dall’Austria e dalla Germania, al cui seguito troviamo quelli provenienti da Italia, Repubblica Ceca, Svizzera e nell’ultimo periodo anche Serbia e Francia. (jb)

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