Traffico in mare. L’occhio vigile della Capitaneria di porto

Consueta azione estiva di monitoraggio lungo la costa quarnerina organizzata dalla Capitaneria di porto e dalla Polizia marittima. Diversi i diportisti colti in violazione del Codice nautico

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Traffico in mare. L’occhio vigile della Capitaneria di porto

Anche se l’emergenza Covid ha ridotto sensibilmente il numero dei turisti, e di conseguenza anche dei diportisti, in vacanza nella Regione litoraneo-montana, la Capitaneria di porto di Fiume non ha abbassato la guardia quando si parla di sicurezza in mare. Un motivo per il quale ieri, nell’arco di tutta la giornata, si è tenuta un’azione di monitoraggio lungo la costa quarnerina. Come spiegato dal capitano Darko Glažar, la Capitaneria di porto si occupa appunto della sicurezza in mare e lo fa 365 giorni all’anno, 24 ore su 24. “Le uscite in mare vengono effettuate quotidianamente, con la motovedetta più grande, la Vid. Nel giro d’ispezione di oggi sono incluse anche le altre 4 più piccole di cui disponiamo. Durante l’azione vengono controllati i documenti dei diportisti, per vedere se hanno la patente nautica, le imbarcazioni che superano la velocità consentita e che viaggiano troppo vicine alla costa senza rispettare il limite di 300 metri, ovvero la fascia protetta entro la quale non è concesso superare i 5 nodi, ma anche i bagnanti che non dovrebbero allontanarsi più di 100 metri dalla spiaggia, nonché i sommozzatori. Per coloro i quali vengono beccati senza patente o il necessario equipaggiamento sono previste multe dalle 5 alle 10mila kune, mentre il bagnante che si allontana troppo dalla costa come il doportista che esagera con l’acceleratore, dovranno pagare tra le 500 e le 10mila kune. Da 300 a 800 kune vanno invece le multe per chi ha la patente valida, ma non ce l’ha con sé. Se la multa viene pagata sul momento, l’importo va ridotto di un terzo”, ha detto ancora Glažar.

Sulla barca di Kristijan tutto a posto

Mettendo a confronto il numero di vignette rilasciate quest’anno e l’anno scorso, si denota un aumento pari al 71 per cento. Un numero più che soddisfacente visto che per quasi tre mesi, a causa del lockdown, le uscite in mare non erano consentite. Tanti sono poi i turisti che, causa l’emergenza, si sono decisi appena adesso a partire dai rispettivi Paesi per trascorrere le proprie vacanze qui da noi. Ridotto, invece, sensibilmente il numero dei patentini rilasciati, ha reso noto ancora il responsabile della Capitaneria di porto.
Che il numero dei diportisti sia sceso sensibilmente, abbiamo avuto modo di capirlo in prima persona. Dopo esserci imbarcati sulla motovedetta Vid assieme a Saša Turkalj, capitano di bordo, Bojan Gugić, capo macchina e Toni Mlinar, marinaio, ci siamo diretti verso il ponte di Veglia. Poche le imbarcazioni incontrate per mare, anche se quelle che sono state fermate dal nostro equipaggio hanno dovuto subire anche qualche sanzione. Il primo tra i diportisi multati è stato un turista tedesco, sanzionato per non avere esposte a poppa le bandiere di entrambe le nazioni, croata e tedesca. “Le ho perse durante il viaggio dal marina di Arbe, non me ne ero nemmeno accorto”, ha tentato di spiegare l’uomo, il quale non ha voluto rilasciare alcun commento al riguardo della multa pagata. Più fortunato è stato Ferdo, residente in Slovenia, che trascorre l’estate in zona in compagnia della sua compagna. “Stavo andando leggermente più veloce del previsto, ma per questa volta sono stato soltanto ammonito. Approvo controlli del genere in quanto ci dev’essere sicurezza in mare”, ha detto prima di ripartire.

Il capitano Darko Glažar

Nemmeno Kristijan si è beccato sanzioni: tutto a posto sulla sua imbarcazione dalla quale ci osservava incuriosito anche un bel cagnolone. “Mi fa piacere vedere in mare sia la Capitaneria che la Polizia. Ciò significa che tengono conto della sicurezza”, ha commentato il diportista. L’azione proseguirà martedì 4 agosto, a livello nazionale.

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