Terremoto in Albania, almeno 20 morti e 600 feriti

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Terremoto in Albania, almeno 20 morti e 600 feriti

Una scossa di magnitudo 6,5 ha colpito nella notte la costa settentrionale, vicino Durazzo. Con il passare delle ore continua a salire il bilancio delle vittime: secondo gli ultimi dati ufficiali, diffusi dal ministero della Difesa albanese, i morti sarebbero 20 e i feriti 600. A Durazzo, la città più colpita e dove due hotel sono crollati, nel primo pomeriggio si è registrata una nuova scossa di 5 punti di magnitudo. Proseguono intanto le operazioni di soccorso: 41 persone sono state tratte in salvo dalle macerie di alcuni palazzi e abitazioni crollate. Si scava anche a mani nude per cercare di mettere in salvo le persone rimaste intrappolate. I video e le foto che si susseguono sui social mostrano i soccorsi ma anche normali cittadini che cercano tra i detriti.
La gara di solidarietà
Il Presidente della Repubblica Kolinda Grabar Kitarović e il premier Andrej Plenković, in un messaggio di cordoglio per le vittime del forte terremoto fatto pervenire alle massime autorità albanesi, ha offerto aiuto alle popolazioni colpite. I vertici dello Stato croato hanno espresso solidarietà all’Albania in questi momenti drammatici. Il governo croato ha deciso di inviare in Albania un team specializzato nella ricerca e salvataggio di persone intrappolate sotto le macerie e unità cinofile da soccorso per la ricerca di persone disperse in superficie e sotto le macerie. Il comandante delle Forze armate croate Mirko Šundov ha dichiarato di aver messo a disposizione dell’Albania due elicotteri che trasporteranno nelle zone colpite dal sisma team della Protezione civile del ministero degli Affari interni.
La macchina italiana degli aiuti si è messa immediatamente in moto per andare in soccorso dell’Albania. Il Sistema nazionale di protezione civile si è attivato, su disposizione del presidente del Consiglio dei ministri, nell’ambito del ‘Meccanismo europeo’ per rispondere alla richiesta di intervento pervenuta dalle autorità albanesi.
Grazie al comando delle Capitanerie di porto, all’Aeronautica militare, alla Guardia di finanza e al Comando operativo interforze, sono partiti per l’Albania diversi mezzi e oltre 200 uomini tra team dei vigili del fuoco e squadre Usar di ricerca e soccorso, personale medico Areu della Regione Lombardia, volontari delle colonne mobili delle Regioni Puglia e Molise, unità cinofile dell’Ucis e della guardia di finanza, tecnici del Dipartimento della protezione civile.
Il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha confermato che un centinaio di unità tra operatori e tecnici dei vigili del fuoco sono partiti per l’Albania per dare sostegno e aiuto in una situazione così difficile”. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha messo a disposizione un elicottero CH-47 dell’Esercito e un aereo C-130 dell’Aeronautica militare per il trasporto in Albania di assetti della Protezione Civile e dei vigili del fuoco.
Anche la Grecia ha inviato aerei, ha fatto sapere il premier albanese Rama, sottolineando che pure i Presidenti francese Emmanuel Macron e turco Recep Tayip Erdogan hanno dato la loro disponibilità ad assistere il Paese. Dal Kosovo, intanto, sono partite le unità del genio. “Tutti gli amici dell’Albania si stanno attivando rapidamente”, ha concluso Rama.
“L’Unione europea è solidale con l’Albania ed è pronta a offrire assistenza, anche attraverso il meccanismo di protezione civile dell’Unione”. Così l’Alto rappresentante dell’Ue Federica Mogherini ed il commissario Christos Stylianides in una nota, dopo il terremoto in Albania. “Il nostro Centro di coordinamento per le risposte alle emergenze è in contatto continuo con le autorità di protezione civile dell’Albania – si legge -. Restiamo in contatto col governo” di Tirana “per identificare i modi migliori per aiutare in questo momento difficile”.
Da San Marino il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Nicola Renzi, ha inviato al ministro degli Affari esteri albanese un accorato messaggio di cordoglio, confermando la più stretta vicinanza delle Istituzioni della Repubblica di San Marino e sua personale. “Sono consapevole dell’angoscia di queste ore – riporta il messaggio del Segretario di Stato- e della forte preoccupazione per una escalation in termini di perdite di vite umane e per le inevitabili conseguenze, morali e materiali.”

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