Slovenia. Logar: «Una situazione così non era prevista»

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Slovenia. Logar: «Una situazione così non era prevista»

Una così rapida espansione della pandemia e l’arrivo della terza ondata agli inizi di marzo gli epidemiologi non se l’aspettavano proprio. Anzi si pensava di allentare le misure restrittive. E invece la situazione epidemiologica è cambiata con la varianta britannica del Covid che ha preso il sopravvento facendo aumentare i ricoveri con i pazienti sempre più giovani costretti ad essere ospedalizzati a causa del loro grave quadro clinico. Sono parole dell’epidemiologa Mateja Logar, a capo del gruppo di esperti per il Covid-19 istituito dal governo. Nelle ultime 24 ore sono stati confermati 287 nuovi casi di infezione da coronavirus a fronte di 1.174 test PCR effettuati. Il tasso di positività è stato del 16,2 per cento. Minor numero di nuovi contagi rispetto al giorno prima, ma purtroppo c’è stato un aumento delle ospedalizzazioni. Attualmente sono 526 (+27) le persone affette dal morbo ricoverate nei nosocomi di cui 111 si trovano in terapia intensiva. E ci sono stati pure 6 decessi.
Da oggi in Slovenia si può entrare soltanto con un test PCR negativo mentre da giovedì, 1.mo aprile il Paese andrà in lockdown per 11 giorni. “È stato deciso così onde limitare la diffusione dei contagi da coronavirus in questa terza onda epidemica vaccinando nel contempo un gran numero di cittadini”, ha spiegato l’infettivologa Bojana Beović. Ad oggi sono state immunizzate 191.217 persone.
Le misure che scatteranno giovedì riguardano tra l’altro il divieto di spostamenti tra Regioni, fatta eccezione per il giorno di Pasqua quando si potranno compiere visite a parenti e amici in tutto il Paese. Saranno possibili raduni tra due nuclei familiari ovvero tra un massimo di 6 persone. Gli alunni seguiranno la didaittica a distanza e rimarranno a disposizione soltanto le attività commerciali e i servizi di prima necessità. Alle imprese e agli enti è stato raccomandato di lavorare da remoto. Inoltre le mascherine saranno d’obbligo anche all’aperto. “Solo così si potrà allentare la pressione sugli ospedali ed arginare l’espansione del coronavirus”, ha dichiarato Mateja Logar.

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