Il governo croato ha condannato fermamente gli scontri tra tifosi ad Atene, che hanno portato alla tragica perdita della vita di un tifoso greco, esprimendo le più profonde condoglianze alla famiglia del giovane deceduto.

Il premier Andrej Plenković ha chiamato il primo ministro greco Mitsotakis, esprimendo le condoglianze e condannando la violenza.

“Un tale comportamento da parte dei tifosi rappresenta una negazione dello sport, che promuove il fair-play, la tolleranza e il rispetto degli atleti. Invece di assistere a una partita di qualificazione per la competizione calcistica più prestigiosa, la Champions League, tra il campione croato e il campione greco, Dinamo e AEK, siamo testimoni di scene terribili ad Atene dove alcuni tifosi hanno arrecato danni enormi al movimento calcistico croato. Allo stesso tempo, impediscono a tutti gli altri tifosi che desiderano seguire le prestazioni dei club croati e della nazionale croata di farlo in un’atmosfera adeguata e civile”, si legge nella dichiarazione.

Il governo si aspetta che tutte le circostanze vengano indagate e che siano sanzionati coloro che sono responsabili degli scontri tra tifosi, nonché della morte del 29.enne tifoso greco e delle ferite riportate da altri tifosi.

L’Ambasciata della Repubblica di Croazia ad Atene è in costante contatto con le autorità greche riguardo alle circa 80 persone di nazionalità croata fermate, come dichiarato dal governo croato e dall’Ufficio del presidente del Governo.

La partita del terzo turno di qualificazione della UEFA Champions League tra AEK e Dinamo, programmata stasera 8 agosto, è stata posticipata su decisione dell’UEFA.

La partita è stata rimandata a seguito degli scontri nella capitale greca, dove una persona è morta, otto sono rimaste ferite e 98 sono state arrestate. Un tifoso greco è stato accoltellato durante uno scontro tra tifosi greci e croati, e successivamente è deceduto in ospedale a causa delle ferite riportate.