Rigassificatore a Veglia: «Decisione azzeccata»

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Rigassificatore a Veglia: «Decisione azzeccata»
L’intervento del premier Andrej Plenković durante la sua visita ač al terminal Gnl quarnerino. Foto Goran Žikovič

Nell’ambito del tour pre-elettorale, il premier Andrej Plenković, prima del comizio a Fiume, ha fatto visita al rigassificatore “LNG Hrvatska” a Castelmuschio (Omišalj) sull’isola di Veglia (Krk), affiancato da Oleg Butković, ministro del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture.

“Il rigassificatore, con l’arrivo di un nuovo modulo, con il raddoppio del gasdotto verso l’entroterra, farà di questo terminal un punto di riferimento per quest’area dell’Europa. Siamo convinti che con i lavori al terminale Gnle alla rete sapremo rispondere alle esigenze del mercato”.

Finora, in poco più di tre anni, il terminal isolano ha immesso nel sistema di distribuzione oltre 7,7 miliardi di metri cubi di gas naturale, accogliendo 92 metaniere. “Ne siamo decisamente soddisfatti – ha detto il premier –, ed è il frutto di attività coordinate tra il terminal, la “Plinacro” e il Governo in cui è stato utilizzato lo strumento del PEPover EU. Abbiamo alle spalle un lavoro ben fatto creando qui un nodo strategico nel settore energetico”.

Il rigassificatore entrò in funzione nel gennaio del 2021, assumendo poi un’importanza ulteriore con l’inizio del conflitto in Ucraina. L’invasione russa ha creato una crisi energetica in Europa e, grazie al terminal sull’isola di Veglia, il problema è stato ridimensionato nel nostro contesto geografico.

“Ho avuto un incontro con i direttori del terminal e dell’HEP, Ivan Fugaš e Vice Oršulić, per avere una visione completa delle attività che si stanno svolgendo. La decisione di acquistare il rigassificatore galleggiante si è rivelata come una buona mossa strategica del mio primo governo, completata nel secondo. Come Paese, come economia e come cittadini abbiamo acquisito una certa indipendenza istituendo un nuovo canale di rifornimento. Attraverso le misure del Governo, inoltre, abbiamo fatto in modo che il prezzo del gas sia sostenibile per tutti, nonostante la grave crisi energetica che aveva colpito l’Europa e la Croazia”.

La costruzione del terminal era stata accompagnata da polemiche e dubbi, ma secondo il premier Plenković, è stata una scelta azzeccata: “Questa nave ha la capacità di trasformare 3,1 miliardi di metri cubi di gas all’anno e con il nuovo modulo, attualmente in costruzione, assieme alle modifiche al rigassificatore, consentirà, entro il 1º ottobre 2025 di arrivare a 6,1 miliardi di metri cubi all’anno. La Croazia ha un fabbisogno massimo annuo, tra utenze domestiche e industrie, di 2.8 miliardi di metri cubi. Avremo quindi a disposizione delle quantità notevoli da distribuire verso altri Paesi, dall’Ungheria alla Slovenia, dall’Austria alla Baviera. In futuro ci sarà anche l’interconnessione meridionale con la Bosnia ed Erzegovina. Per realizzare il progetto siamo riusciti a ottenere 533 milioni di euro di finanziamenti tramite il REPowerEU per l’ampliamento della nostra rete. Lo scopo è quello di poter aumentare le quantità di gas da distribuire. Ci saranno i presupposti per fare della Croazia un nodo energetico cruciale in Europa. In futuro, le nuove condotte potranno venire utilizzate anche per la distribuzione del combustibile del futuro, l’idrogeno. È un investimento lungimirante che ci pone in una posizione molto più vantaggiosa rispetto al passato. Infine, conti alla mano, questa nave che si trova alle nostre spalle, vale già il doppio rispetto a quanto l’abbiamo pagata”.

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