Rifinanziamento. Azione politica e istituzionale

In discussione al Senato la Legge di Bilancio 2022. Intensa l’attività per garantire i fondi delle Leggi 72 e 73. Un’attività coordinata di sensibilizzazione porta il primo risultato: cinque gli emendamenti presentati

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Rifinanziamento. Azione politica  e istituzionale

Rifinanziamento della Legge 73/01 recante ”Interventi a favore della Minoranza italiana in Slovenia e in Croazia” e della Legge 72/01 recante ”Interventi a tutela del patrimonio storico e culturale delle comunità degli esuli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia”: un tema di forte attualità in questo 2021 con l’avvio della discussione della Legge di Bilancio 2022. La Commissione Bilancio del Senato italiano è infatti impegnata con la discussione, in sede referente, del ddl di bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 illustrato, nella seduta del 24 novembre, dai senatori Pesco, Errani e Rivolta. Il termine per la presentazione di emendamenti è scaduto lunedì, 29 novembre.
Il dossier di documentazione disponibile sul sito del Senato rivela che le proposte emendative che riguardano direttamente la CNI e gli esuli sono complessivamente cinque, tutte incentrate ad assicurare gli indispensabili strumenti finanziari per il regolare svolgimento delle attività nel triennio 2022-2024. Nel dettaglio, si tratta degli emendamenti dei parlamentari del Gruppo del Partito democratico (PD), Tatjana Rojc, Alessandro Alfieri, Luigi Zanda e Francesco Giacobbe; del Gruppo Forza Italia Berlusconi Presidente – UDC (FIBP-UDC), Enrico Aimi e Maurizio Gasparri; del Gruppo Lega – Salvini Premier – Partito Sardo d’Azione (L-SP-PSd’Az), Tony Chike Iwobi, Roberta Ferrero, Antonella Faggi, Elena Testor e Paolo Tosato (che hanno presentato due proposte emendative) e del Gruppo Italia Viva – P.S.I. (IV-PSI), Laura Garavini e Donatella Conzatti. Proposte che – pur con alcune differenze – vanno tutte nella direzione volta a garantire a Bilancio risorse finanziarie da destinare al versamento dei contributi per la realizzazione delle iniziative ai sensi delle Leggi 72 e 73 del 2001 relative rispettivamente a interventi a tutela del patrimonio storico e culturale delle comunità degli esuli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia e in favore della minoranza italiana in Slovenia, Croazia e Montenegro, appunto attraverso il richiesto rifinanziamento triennale. Da aggiungere che negli emendamenti viene richiesto anche un intervento riguardante i contributi in favore delle minoranze italiane in Croazia, Slovenia e Montenegro ai sensi della Legge 960 del 1982 (rifinanziamento della L. 73 del 1977 di ratifica degli accordi di Osimo tra l’Italia e la Jugoslavia) e che in un caso viene formulata anche la richiesta di incremento dell’importo destinato al finanziamento delle attività svolte ai sensi della Legge 38 del 2001 “Norme per la tutela della minoranza linguistica slovena della regione Friuli Venezia Giulia”.

Azione di sensibilizzazione

Un risultato questo frutto indubbiamente di una azione di sensibilizzazione portata avanti anche dal presidente dell’Unione italiana, Maurizio Tremul, sia a livello governativo sia a livello parlamentare e tesa appunto ad arrivare al rifinanziamento triennale. Un’azione coordinata con la FederEsuli sviluppatasi attraverso contatti, anche diretti, con membri del Parlamento e rappresentanti delle istituzioni. Comunicazioni in tal senso sono state inviate da Tremul, prima della scadenza dei termini per la presentazione degli emendamenti al ddl, alla Commissione Affari Esteri della Camera e del Senato e alle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato, a tutti i presidenti dei Gruppi parlamentari del Senato, ai senatori Gasparri, Calderoli, Salvini e Patuanelli, alle senatrici Bonino e Rojc, ma anche al premier Mario Draghi e al ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio. L’obiettivo era argomentare l’importanza del rifinanziamento per la Comunità Nazionale Italiana e per le associazioni degli esuli giuliano-dalmati, ma anche per la Nazione Italiana.

Tre investimenti strategici

Nel farlo si è posto un accento particolare sui progetti realizzati e sui risultati conseguiti in questi anni, ma anche sulla volontà di proseguire lungo il percorso che vede l’Unione Italiana impegnata ad assicurare le condizioni per la messa in atto di iniziative strategiche che guardano alle nuove generazioni e che Tremul ha definito “innovazione nella tradizione”. Ricordando che attività fondamentali per il mantenimento della presenza e per l’affermazione e lo sviluppo della cultura, della lingua e dell’identità italiana nei territori di insediamento storico non potrebbero essere svolte senza il rifinanziamento della Legge 73/01 in favore della Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia, nelle missive inviate a parlamentari e rappresentanti delle istituzioni il presidente dell’Unione Italiana ha chiesto pertanto, il ripristino annuale dei mezzi stanziati nel 2019, pari a 5.976.885,00 euro per il triennio 2022-2024. Un importo che prevede un milione di euro aggiuntivo rispetto al biennio 2020-2021, che consentirebbe la realizzazione, accanto alle attività “ordinarie” di tre investimenti in favore dei giovani appartenenti alla CNI: il cofinanziamento della costruzione dell’Istituto prescolare italiano a Fiume; il cofinanziamento della costruzione della scuola elementare italiana a Cittanova e il cofinanziamento del restauro del Collegio dei Nobili a Capodistria –che ospita la scuola elementare italiana “Pier Paolo Vergerio il Vecchio” e il Ginnasio italiano “Gian Rinaldo Carli” di Capodistria.

Il presidente dell’UI, Maurizio Tremul. Foto Roni Brmalj

L’appello ai parlamentari

Ottenuto questo primo significativo risultato, la presentazione degli emendamenti, l’azione di monitoraggio e di sensibilizzazione prosegue. Le proposte presentate dai senatori di vari Gruppi devono infatti ottenere l’approvazione per ed entrare nel testo del ddl che proseguirà l’iter parlamentare. Si tratta di un passaggio necessario per arrivare al rifinanziamento delle due leggi che assicurano coperture finanziarie alle attività dell’Unione Italiana a favore della CNI e delle associazioni degli esuli. Da qui l’appello di Maurizio Tremul che oltre a ringraziare i senatori e i rappresentanti delle istituzioni che hanno riconosciuto l’importanza di fare proprie le istanze illustrate dall’Unione Italiana nell’ambito dell’azione politica e istiuzionale coordinata con la FederEsuli invita Palazzo Madama ad approvare il finanziamento destinato alla CNI, “possibilmente aumentando l’importo di un milione da destinare ai progetti strategici che riguardano l’asilo di Fiume, la scuola di Cittanova e il Collegio dei Nobili di Capodistria”.

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