In Slovenia il culmine della quarta ondata epidemica potrebbe verificarsi nell’ottobre prossimo. Il rischio maggiore di contrarre la malattia lo corre la popolazione dai 50 ai 54 anni, di cui la metà non è vaccinata, mentre sono state inoculate entrambe le dosi a due terzi del personale ospedaliero, a quasi il 90 p.c. dei medici, nonché alla maggioranza dei fruitori delle Case di riposo per anziani e persone non autosufficienti. La somministrazione del vaccino ad almeno il 70 p.c. della popolazione al momento pare l’unico modo per evitare di dover proclamare un nuovo lockdown. Ad affermarlo è stato il ministro della Sanità, Janez Poklukar. Finora, il vaccino è stato inoculato al 42,8 p.c. degli sloveni. In Slovenia oggi sono stati accertati ulteriori 538 casi di SARS-CoV-2 (su 2.916 tamponi analizzati) e un paziente ammalato di Covid-19 è deceduto. Le persone affette dal coronavirus sono 5.374, di cui 146 sono dovute ricorrere alle cure ospedaliere e 31 sono state ricoverate in terapia intensiva. L’Istituto per la Salute pubblica ha confermato che tra i contagiati, 17 avevano completato il procedimento di vaccinazione, ma si tratta di persone con un sistema immunitario debilitato, oppure pazienti in chemioterapia o cui vengono somministrati medicinali biologici. Siccome la variante delta è molto più contagiosa delle precedenti, gli epidemiologi sloveni ritengono che a sottoporsi al tampone dovrebbero essere anche le persone cui sono state inoculate entrambe le dosi di vaccino.