Lubiana. Affossata la Legge sui diritti particolari della CNI

0
Lubiana. Affossata la Legge sui diritti particolari della CNI

I partiti del centrosinistra hanno affossato le modifiche di legge sui diritti particolari delle Comunità nazionali autoctone, italiana e ungherese, nel campo dell’istruzione. Per quanto concerne le scuole della CNI, si trattava di elevare le competenze linguistiche del personale docente e tecnico-amministrativo secondo determinati livelli. Dopo il veto sospensivo imposto dal Consiglio di Stato, il documento è tornato ieri alla Camera parlamentare. Per ottenere luce verde serviva la maggioranza assoluta di 46 voti. Il deputato italiano al seggio specifico del Parlamento ha chiesto il rinvio della votazione ottenendo il netto rifiuto dell’opposizione. Come la volta scorsa a favore hanno votato 44 deputati per cui il documento non ha passato l’esame. Nella discussione iniziale sono state ribadite le posizioni già note. Dal fronte della sinistra è stata espressa netta contrarietà, in linea con gli argomenti già avanzati al Consiglio di Stato dal leader sindacale del settore, Branimir Štrukelj. A loro dire, nel caso la legge fosse emendata, le scuole con lingua d’insegnamento italiana sarebbero potute andare incontro in particolare a una certa carenza di quadri. Il deputato della CNI, Felice Žiža, ha ribadito gli argomenti già presentati nelle prime istanze, indirizzati a garantire una ulteriore crescita della qualità in ambito scolastico. Nel contesto ha rimarcato pure la presa di posizione dei presidi delle scuole CNI che si erano rammaricati del veto al Consiglio di Stato. Al contrario, a loro dire, le modifiche di legge avrebbero migliorato la qualità dell’apprendimento e dell’insegnamento, non soltanto della lingua italiana, ma anche di tutte le materie che vengono insegnate in italiano. Evidentemente però c’è chi pensa di sapere di che cosa abbiano bisogno le Comunità nazionali, più dei loro rappresentanti.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display