Israele? Jandroković: «La Croazia è coerente»

Risoluzione ONU su Gaza e Israele. Il presidente Milanović teme ripercussioni per gli interessi nazionali

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Israele? Jandroković: «La Croazia è coerente»
Gordan Jandroković. Foto: Goran Kovacic/pixsell

La prima e la seconda carica istituzionale della Repubblica di Croazia hanno pareri discordanti sulle possibili implicazioni del voto contrario espresso dai rappresentanti di Zagabria nell’Assemblea ONU in merito alla risoluzione, intitolata “Azioni illegali di Israele nella Gerusalemme Est occupata e nei Territori palestinesi occupati”. Un’iniziativa presentata dalla Giordania a nome dei Paesi arabi per una tregua tra Israele e i palestinesi e aspramente criticata dall’ambasciatore dello Stato ebraico al Palazzo di Vetro, Gilad Erdan.
La Croazia è uno dei 14 Paesi (tra i quali USA e Israele) che lo scorso fine settimana hanno votato contro la risoluzione. Oltre alla Croazia gli altri Paesi membri dell’Ue che si sono schierati contro la risoluzione sono l’Austria, la Repubblica Ceca e l’Ungheria. La Slovenia è tra gli otto Stati Stati Ue (gli altri sono la Francia, il Belgio, l’Irlanda, il Lussemburgo, il Portogallo , la Spagna e Malta) che hanno sostenuto la risoluzione. L’Italia, la Germania, la Grecia, i Paesi Bassi, la Polonia, la Bulgaria, la Danimarca, l’Estonia, la Finlandia, la Lettonia, la Lituania, la Romania, la Slovacchia, la Svezia e Cipro, invece, sono rimaste astenute. Si tratta, va detto, di un atto non vincolante in quanto approvato dall’Assemblea e non dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Il presidente della Repubblica, Zoran Milanović, commentando la vicenda ha affermato che ora gli interessi nazionali potrebbero subire contraccolpi. Jandroković – intervenuto ieri a Verbenico (Vrbnik) sull’isola di Veglia in occasione della 700º anniversario della Confraternita di San Giovanni Battista-Kapari – non ha condiviso la chiave di lettura del capo dello Stato. Ha affermato che Zagabria ha scelto di rimanere coerente e ha criticato il fatto che nella risoluzione non si condanni l’attacco terroristico di Hamas (l’emendamento presentato a proposito dal Canada è stato bocciato).
“Abbiamo stigmatizzato dal primo istante l’attacco terroristico mosso da Hamas contro Israele. La Croazia ha dimostrato fin da subito d’avere a cuore i valori fondamentali e ha espresso il suo sostegno a Israele”, ha puntualizzato. “Mi attendo, ovviamente, che Israele rispetti tutti i dettami fondamentali del diritto internazionale. Ma d’altro canto dobbiamo essere chiari e riconoscere che l’intera vicenda è stata provocata dagli attacchi terroristici architettati da Hamas”, ha sottolineato il presidente del Sabor. “Il presidente Milanović – ha proseguito – ha più volte rilasciato dichiarazioni nocive per gli interessi nazionali, ad esempio quelle filorusse”. Jandroković ha rinfacciato all’inquilino del Pantovčak anche l’atteggiamento assunto da quest’ultimo nei confronti di Milorad Dodik (presidente della Repubblica Srpska, una delle due entità che costituiscono la Bosnia ed Erzegovina, l’altra è la Federazione), che ultimamente, richiamandosi “alla situazione globale favorevole”, è tornato a parlare “della riunificazione di tutti i serbi nello stesso Paese”. “Questo sì che è un potenziale pericolo per la Croazia e un argomento del quale l’opinione pubblica dovrebbe interessarsi di più. E non della risoluzione dell’ONU, che non reputo possa causare ripercussioni alla nostra politica estera”, ha terminato Jandroković.

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