Fiume. D403, ormai ci siamo… (foto)

È in atto fino a domani il collaudo tecnico per la galleria. La consegna della strada fissata per il 18 ottobre

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Fiume. D403, ormai ci siamo… (foto)
Dopo due slittamenti, la data di consegna della D403 è alle porte. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

La partita sta per terminare dopo 37 mesi di attività frenetica che ha messo a dura prova la pazienza dei cittadini, soprattutto quelli vicini alle zone interessate dai cantieri, da Valscurigne a Podmurvice e Torretta. In termini calcistici, siamo in pieno recupero e aspettiamo il triplice fischio finale. La statale D403, circa 3 chilometri di strada a tre corsie, è terminata. Ieri mattina è stato dato il via al collaudo tecnico della seconda fase, quella che comprende la struttura più complessa dell’opera, ovvero la galleria di Podmurvice, 1.250 metri circa in cui sono concentrati tutti i dispositivi legati alla sicurezza, dalla videosorveglianza alle comunicazioni, dall’allertamento all’attivazione automatica degli idranti. Per il resto, l’intero percorso è asfaltato, dal suo inizio in Molo Zagabria all’allacciamento alla tangenziale a Valscurigne. Per la cronaca, la conclusione dei lavori era slittata due volte, ma ora ci siamo.

Consegna la prossima settimana
La consegna, come ci hanno confermato dall’azienda investitrice “Hrvatske ceste”, è stata fissata per il prossimo 18 ottobre. La realizzazione dell’opera, progettata in funzione delle esigenze del futuro terminal container in Molo Zagabria, attualmente in costruzione, è stata resa possibile grazie ai finanziamenti erogati dai fondi dell’Unione europea che partecipano con l’85 per cento dell’importo complessivo, il quale supera i 70 milioni di euro.
Il collaudo statico è già stato effettuato nel segmento compreso tra la rotatoria all’ingresso meridionale della galleria e Molo Zagabria, un percorso che comprende due viadotti, Mlaka e Pioppi, e un sottopasso nel punto in cui la strada andrebbe a intersecarsi con la linea ferroviaria.
Il collaudo tecnico rappresenta la fase conclusiva del procedimento che riguarda l’esecuzione dei lavori con la finalità di verificare che questi siano stati portati a termine, eseguiti a regola d’arte e secondo le prescrizioni tecniche prestabilite, contenute nel contratto con gli appaltatori.
In questo caso l’azienda “Hrvatske ceste” ha affidato i lavori al consorzio internazionale che si è aggiudicato la gara, costituito dalla vegliota “GP Krk”, dalla slovena “Kolektor” e dalla bosniaco-erzegovese “Euro-Asfalt”. Questa fase delicata del collaudo, iniziata ieri, si dovrebbe concludere domani. Vi è compreso il tratto tra la galleria e via Zvonimir con l’incrocio verso via Rikard Benčić. Allo stesso tempo si sta procedendo con gli ultimissimi ritocchi e alla segnaletica orizzontale, che in buona parte è già stata completata.

I vantaggi per i cittadini
All’indomani del taglio del nastro cosa cambierà nella vita dei cittadini? Prima di cominciare ad adempiere al suo compito principale, quello di consentire un collegamento veloce tra il terminal container e la rete autostradale, la D403 rappresenterà una via alternativa tra Valscurigne e il centro cittadino, andando a snellire il traffico in via Osijek. Sarà anche una buona scelta per chi partirà, ad esempio, da Cantrida con l’intento di giungere in autostrada. Si arriva in via Zvonimir e si imbocca la D403 per raggiungere lo svincolo di Valscurigne in pochi minuti, senza semafori. I veri vantaggi arriveranno, o dovrebbero arrivare, successivamente. Infatti, con la costruzione dell’Autostazione in Žabica si prevede di collegarla direttamente alla D403 in Mlaka, un chilometro circa di strada che attraverserà l’area portuale. In questo modo ci sarà un anello intorno a Fiume, con la D404 a est e la D403 a ovest.

Mille tir al giorno
Il mese scorso è stata attivata la concessione di 50 anni per le attività portuali in Molo Zagabria che saranno gestite dall’“APM terminals” e dall’“Enna Logic”. Il terminal è stato progettato con una capacità complessiva, una volta completato, di 650.000 TEU all’anno. Vi potranno approdare le più grandi unità portacontainer e, assieme allo scalo concorrente in Brajdica, che arriva a 400.000 container all’anno, Fiume vuole assumere un ruolo di primissimo piano nell’Alto Adriatico.


I container sulla terraferma viaggiano in due modi, su gomma o su rotaia. Si tende a privilegiare la seconda opzione e per questo anche il futuro terminal fiumano è affiancato da un adeguato supporto da parte delle ferrovie. I motivi per scegliere il treno sono soprattutto di carattere economico, ma di riflesso ne trae vantaggio l’ambiente in quanto si tratta di una modalità che produce meno emissioni di CO2. Nel migliore dei casi, però, i convogli ferroviari potranno assorbire non più della metà dei container diretti verso l’Europa centrale e sud-orientale. Pertanto, almeno la metà dei 650.000 TEU percorrerà la D403. A conti fatti, la D403 verrà attraversata in media da 800-1.000 tir al giorno.

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