Intesa tra giudici e governo: aumenti salariali e diritti materiali in vista

0
Intesa tra giudici e governo: aumenti salariali e diritti materiali in vista

Dopo una lunga serie di negoziati, i giudici e il governo croato hanno finalmente raggiunto un accordo, mettendo fine a due settimane di “sciopero bianco” dei magistrati e dei pubblici ministeri. Il periodo di protesta, durato dal 22 gennaio al 2 febbraio, è giunto a una conclusione venerdì scorso, quando è stato annunciato l’accordo tra le parti, segnando una svolta nelle trattative.

Secondo quanto riportato dal quotidiano Jutarnji list, il principale punto di discussione era la richiesta dei giudici di indicizzare gli stipendi, legandoli alla media salariale nazionale. Tale richiesta, insieme alla graduazione degli stipendi, non è stata completamente accettata, ma l’accordo prevede modifiche e integrazioni alla legge sugli stipendi dei giudici e degli altri funzionari della giustizia.

Uno dei risultati principali è l’aumento dell’11,5% della base salariale, con l’implementazione che dipenderà dall’approvazione della legge in Parlamento. Inoltre, sono previsti aumenti dei coefficienti per i giudici dei tribunali regionali e un adeguamento dei coefficienti per i presidenti dei giudici di primo e secondo grado.

Ma non sono solo aumenti salariali: il governo ha anche offerto una serie di diritti materiali ai giudici, pur specificando che i dettagli verranno regolamentati in modo approfondito nella proposta di modifica della legge. Tra questi diritti materiali figurano la tredicesima, la strenna pasquale, il rimborso spese, il regalo per i bambini, la visita medica periodica e le spese di viaggio.

La portavoce dell’Associazione dei giudici croati, la giudice Ivana Bilušić, ha dichiarato che il ministero della Giustizia e dell’Amministrazione dovrebbe presentare queste modifiche alla legge sugli stipendi dei funzionari giudiziari per la consultazione online questa settimana. L’obiettivo, secondo indiscrezioni, è di far adottare le nuove leggi il prima possibile, in modo che i giudici possano beneficiare degli aumenti salariali già a maggio.

L’accordo rappresenta una svolta significativa nelle relazioni tra il potere giudiziario e l’esecutivo, ponendo fine a un periodo di tensioni e dichiarazioni incrociate. Restano aperte alcune questioni, come l’indicizzazione degli stipendi e la graduazione, che verranno affrontate in una fase successiva dopo le elezioni.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display