Il diritto nell’Alto Adriatico avvicina i popoli e le culture

Una Giornata di studi tutta in italiano all'Università degli Studi di Fiume

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Il diritto nell’Alto Adriatico avvicina i popoli e le culture

Quali sono i temi giuridici di attualità dell’Alto Adriatico? Che cosa dice il diritto internazionale e quanto sono simili in Italia, Croazia e Slovenia le leggi in materia di diritto della famiglia, tutela dei minori vittime di abusi. Come si affronta nei vari Stati il mercato unico europeo? Di questo e altri temi affini si è parlato a Fiume, nel corso di un appuntamento che è stato definito un colloquio, ma che per ammissione stessa di alcuni dei partecipanti è stato piuttosto un seminario internazionale.

Progetti europei

Pure il Console Paolo Palminteri ha partecipato all’evento alla Facoltà di Giurisprudenza. Foto Zeljko Jerneic

A organizzare l’incontro sono stati Ivana Kunda, Sandra Winkler e Dalida Rittossa, dell’Università di Fiume, Lucia Ruggeri, dell’Università degli Studi di Camerino, e Jerca Kramberger Škerl, dell’Ateneo di Lubiana. Questo gruppo di professoresse ha già collaborato alla realizzazione di vari progetti, come quello europeo sul diritto della famiglia e ora vorrebbero rendere anche questo appuntamento tradizionale.
“Questa Giornata di studi, tutta in lingua italiana, è un’occasione di confronto fra vari gruppi di giuristi, tutti molto esperti nei loro campi. Ci confronteremo su temi di grande attualità che ci accomunano sia da un punto di vista professionale che umano”, ha dichiarato Sandra Winkler durante la cerimonia d’inaugurazione del convegno.
All’apertura era presente pure il vicepreside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Ateneo fiumano, Vanja Smokvina, il quale ha fatto i complimenti al Comitato organizzatore per aver portato a Fiume un programma di così alto livello.

L’italiano è motivo di vanto

“Siamo gli unici in Croazia a fare qualcosa del genere, per di più tutto in lingua italiana. Per noi è un motivo di vanto, perché per i croati parlare perfettamente questa lingua è difficile, ma andiamo fieri del fatto che questa parte della Croazia abbia così tanti collegamenti con l’Italia. Con appuntamenti come questo cerchiamo anche noi di offrire il nostro contributo allo sviluppo delle relazioni reciproche, coscienti che ogni evento di questo tipo favorisce il miglioramento dei rapporti fra i due Paesi”, ha affermato Smokvina.

Italia e Croazia: la storia

Nel corso della giornata si è parlato di tanti temi interessanti, per lo più di problemi aperti. Vale la pena di soffermarsi soprattutto su uno degli interventi, quello del professore ordinario Budislav Vukas, della cattedra di storia del diritto alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Fiume. Vukas ha parlato del ruolo del diritto internazionale nei rapporti storico-giuridici tra Croazia ed Italia, analizzando tutta una serie di norme e trattati, come pure lo Statuto speciale vigente ai tempi dell’Impero austro-ungarico.
La parte più interessante del suo intervento ha riguardato le sfide contemporanee per garantire una pace duratura nell’Adriatico. In questa sezione Vukas ha fatto i nomi di tre personaggi quali Milan Rakovac, Riccardo Illy e Francesco Cossiga, importantissimi visto il loro impegno rivolto al miglioramento dei rapporti fra i due Paesi, aggiungendo poi un’altra persona: Paolo Palminteri. Il Console generale d’Italia a Fiume, sempre vicino ai temi giuridici, nonché uno dei principali promotori del corso d’introduzione al diritto italiano che si svolge alla Facoltà di giurisprudenza dell’Ateneo di Fiume, era anche questa volta presente in sala, a seguire attentamente il seminario per cercare di cogliere dei suggerimenti su come fare per avvicinare ancor di più Italia e Croazia.
Per concludere, bisogna sottolineare che Vukas ha menzionato anche l’Unione Italiana, come una delle organizzazioni più importanti, dopo i governi dei due Paesi, capace di influire sulla collaborazione fra i popoli e su quella fra gli Stati.

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