«Guido Brazzoduro fu un gentiluomo che contribuì ad avvicinare due mondi divisi»

Il cordoglio del vicepresidente del Sabor e deputato CNI Furio Radin e del presidente della Giunta UI Marin Corva

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«Guido Brazzoduro fu un gentiluomo che contribuì ad avvicinare due mondi divisi»
Guido Brazzoduro. Foto: Ivor Hreljanović

La notizia della scomparsa di Guido Brazzoduro ha colto di sorpresa gli esponenti della Comunità Nazionale Italiana. Il vicepresidente del Sabor e deputato della Comunità Nazionale Italiana al Parlamento croato, Furio Radin, si è detto addolorato nell’apprendere della morte di Brazzoduro. “La sua scomparsa costituisce indubbiamente una grave perdita per la diaspora fiumana e per tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscere questo grande fiumano. Un uomo che ha portato Fiume nel cuore tutta la vita e che ha contributo ad avvicinare la Fiume della diaspora con la Fiume di oggi. È stato molto vicino alla CNI”, ha dichiarato Radin. “Era un gentiluomo, una caratteristica che per me conta tantissimo. Esprimo – ancora Radin – il mio cordoglio alla famiglia, agli amici e all’intera comunità fiumana sparsa nel mondo. Lo ricorderemo tutti con grande affetto. Ho avuto il piacere d’incontrarlo in molte occasioni. E alla fine di ciascuno di questi incontri ne sono uscito con una sensazione piacevole, quella d’essere stato in compagnia con uno di noi”. “Sono in molti ancora – ha proseguito il vicepresidente del Sabor – quelli che non sanno con precisione emotiva cosa significhi essere esuli, far parte della diaspora giuliano-dalmata, in questo caso fiumana Doc. Io che le ho incontrate in tutto il mondo so che queste persone non sono altro che i noi che nel dopoguerra hanno subito la disgrazia dell’esodo. Parliamo di persone che la sera vanno a dormire con nella mente l’idea e l’immagine della propria città e che al mattino si svegliano con questi stessi pensieri”. “Io che ho avuto tre quarti della mia famiglia sparsi tra l’Italia e l’Argentina comprendo emotivamente e intellettualmente il significato della parola esuli e il significato ancora più generale della parola diaspora. Come per le parti delle nostre famiglie, dato che siamo tutti frantumati, che sono rimaste, non è stato facile restare, anche andare è stato doloroso. E Brazzoduro che è stato anche istituzionalmente importante per la diaspora fiumana ha dovuto sicuramente superare molte difficoltà interiori per riuscire a fare il grande lavoro che poi ha fatto. Per tutto questo gli auguro di riposare in pace”, ha terminato Radin.
Anche il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva, si è detto rattristito dalla notizia e ha innanzitutto formulato le sue più sentite condoglianze ai familiari di Brazzoduro. “Mi unisco al dolore della famiglia, alla quale porgo le mie più sentite condoglianze. Esprimo il mio cordoglio anche a quello che era una volta il Libero Comune di Fiume in Esilio, l’odierna Associazione dei Fiumani Italiani nel Mondo”, ha detto Corva, spiegando d’aver collaborato con Guido Brazzoduro in particolare durante il periodo trascorso alla guida dell’Esecutivo della Comunità degli Italiani di Fiume. “La nostra collaborazione è stata sempre ottima. La sua scomparsa crea sicuramente un vuoto. Con la morte di Brazzoduro l’AFIM perde un grande collaboratore”, ha concluso Corva.

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