Una cornice mozzafiato, tanto sole, entusiasmo e voglia di mettersi in gioco. Sono stati gli ingredienti che hanno reso la quarta edizione del Torneo di green volley un vero successo. I campi di pallavolo immersi nella suggestiva cornice della valle del fiume Dragogna sabato scorso hanno accolto una sessantina di giocatori in rappresentanza di dieci squadre, giunte da tutta l’Istria e da Fiume, ma anche da diverse località del Friuli Venezia Giulia e del Veneto. Un numero di partecipanti alquanto inferiore rispetto allo scorso anno ma Dyego Tuljak, presidente dell’Associazione dei giovani della CNI e responsabile del settore giovanile dell’Unione Italiana, che hanno curato l’organizzazione dell’evento, si è detto soddisfatto dell’adesione. Annualmente l’evento riesce a richiamare nuovi appassionati di pallavolo, diventando al contempo un appuntamento tradizionale per molti che non vedono l’ora di misurarsi sull’erba.
L’iniziativa, inizialmente pensata esclusivamente per i giovani, ha ben presto aperto le porte anche a chi anagraficamente più giovane non è. Alla fin fine, infatti, ciò che conta, oltre la grinta e la passione, è incontrarsi e fare nuove amicizie. Alla luce di ciò, si è potuto comunque assistere a delle partite di un livello agonistico relativamente alto, in cui l’agilità e la rapidità dei più giovani hanno dovuto fare i conti con l’esperienza e la
tecnica di chi pratica la pallavolo ormai da tempo. Sotto la rete si sono affrontati anche giocatori e giocatrici molto abili, ma ciò che balzava immediatamente all’occhio era il forte spirito di squadra dei partecipanti, che non si eclissava nemmeno nei momenti più ostici. In campo e fuori aleggiava un’atmosfera amichevole e cordiale, in cui gli avversari non mancavano di scambiarsi elogi e parole di incoraggiamento. Ed è proprio ciò, secondo Tuljak, il vero obiettivo di questo incontro: fare aggregazione, allacciare nuovi contatti, confrontarsi e non soltanto dal punto di vista sportivo.
La gara si è svolta senza intoppi e senza infortuni. Gli organizzatori hanno messo a disposizione dei concorrenti pure il fisioterapista David Brec che prima del fischio d’inizio ha condotto un riscaldamento di gruppo. Nonostante la natura amatoriale della competizione, i concorrenti hanno dato il meglio di sé, motivati a conquistare il podio e di conseguenza a tornare a casa con una coppa in mano. A impadronirsi di quella più ambita è stata la squadra “Assi di spade”, i cui giovani giocatori provengono da diverse località dell’Istria settentrionale, da Trieste e dal Veneto. A piazzarsi al secondo posto sono stati i rappresentanti della Comunità degli Italiani di Pola, mentre ad aggiudicarsi il bronzo sono stati i pallavolisti dell’Associazione sportiva della Comunità degli Italiani di Capodistria. Come di consueto, è stato assegnato anche il premio per il miglior giocatore, che quest’anno è andato a tutti i componenti della squadra “NPC”. Il riconoscimento per il fair-play, invece, è stato conferito ai “Drammavolo”, team del Dramma Italiano di Fiume che nelle proprie file ha accolto per qualche palleggio anche il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva.
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