Green volley, che passione (foto)

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Green volley, che passione (foto)
Foto Kris Dassena

Una cornice mozzafiato, tanto sole, entusiasmo e voglia di mettersi in gioco. Sono stati gli ingredienti che hanno reso la quarta edizione del Torneo di green volley un vero successo. I campi di pallavolo immersi nella suggestiva cornice della valle del fiume Dragogna sabato scorso hanno accolto una sessantina di giocatori in rappresentanza di dieci squadre, giunte da tutta l’Istria e da Fiume, ma anche da diverse località del Friuli Venezia Giulia e del Veneto. Un numero di partecipanti alquanto inferiore rispetto allo scorso anno ma Dyego Tuljak, presidente dell’Associazione dei giovani della CNI e responsabile del settore giovanile dell’Unione Italiana, che hanno curato l’organizzazione dell’evento, si è detto soddisfatto dell’adesione. Annualmente l’evento riesce a richiamare nuovi appassionati di pallavolo, diventando al contempo un appuntamento tradizionale per molti che non vedono l’ora di misurarsi sull’erba.

L’iniziativa, inizialmente pensata esclusivamente per i giovani, ha ben presto aperto le porte anche a chi anagraficamente più giovane non è. Alla fin fine, infatti, ciò che conta, oltre la grinta e la passione, è incontrarsi e fare nuove amicizie. Alla luce di ciò, si è potuto comunque assistere a delle partite di un livello agonistico relativamente alto, in cui l’agilità e la rapidità dei più giovani hanno dovuto fare i conti con l’esperienza e la

E importante riscaldarsi prima della competizione. Foto Kris Dassena

tecnica di chi pratica la pallavolo ormai da tempo. Sotto la rete si sono affrontati anche giocatori e giocatrici molto abili, ma ciò che balzava immediatamente all’occhio era il forte spirito di squadra dei partecipanti, che non si eclissava nemmeno nei momenti più ostici. In campo e fuori aleggiava un’atmosfera amichevole e cordiale, in cui gli avversari non mancavano di scambiarsi elogi e parole di incoraggiamento. Ed è proprio ciò, secondo Tuljak, il vero obiettivo di questo incontro: fare aggregazione, allacciare nuovi contatti, confrontarsi e non soltanto dal punto di vista sportivo.

La gara si è svolta senza intoppi e senza infortuni. Gli organizzatori hanno messo a disposizione dei concorrenti pure il fisioterapista David Brec che prima del fischio d’inizio ha condotto un riscaldamento di gruppo. Nonostante la natura amatoriale della competizione, i concorrenti hanno dato il meglio di sé, motivati a conquistare il podio e di conseguenza a tornare a casa con una coppa in mano. A impadronirsi di quella più ambita è stata la squadra “Assi di spade”, i cui giovani giocatori provengono da diverse località dell’Istria settentrionale, da Trieste e dal Veneto. A piazzarsi al secondo posto sono stati i rappresentanti della Comunità degli Italiani di Pola, mentre ad aggiudicarsi il bronzo sono stati i pallavolisti dell’Associazione sportiva della Comunità degli Italiani di Capodistria. Come di consueto, è stato assegnato anche il premio per il miglior giocatore, che quest’anno è andato a tutti i componenti della squadra “NPC”. Il riconoscimento per il fair-play, invece, è stato conferito ai “Drammavolo”, team del Dramma Italiano di Fiume che nelle proprie file ha accolto per qualche palleggio anche il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva.

Il riscaldamento di gruppo guidato da David Brec. Foto Kris Dassena
I vincitori del torneo, gli “Assi di spade”. Foto Kris Dassena
L’argento e andato a Pola. Foto Kris Dassena
Sul gradino piu basso del podio Capodistria
Foto Kris Dassena

 

 

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