Rtv Capodistria, scongiurare tagli ai programmi italiani

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Rtv Capodistria, scongiurare tagli  ai programmi italiani
Il Consiglio della CAN Costiera in riunione. Foto AIA

Riunione del Consiglio della CAN costiera con un nutrito ordine del giorno. Sotto la guida del presidente, Alberto Scheriani, è stato approvato il Bilancio consuntivo dell’istituzione per il 2023. È stato fatto presente, con soddisfazione, che aumentano i mezzi affidati alla gestione della CAN costiera per la realizzazione dei progetti impostati dal suo ufficio professionale, composto da sei giovani connazionali. Di rilievo i progetti internazionali Erasmus, che hanno portato visibilità alla massima organizzazione degli italiani in Slovenia e delle iniziative economiche a sostegno della piccola e media imprenditoria. I consiglieri hanno dato luce verde anche al Bilancio conclusivo dello scorso anno per il Centro culturale “Carlo Combi”. Assente il suo presidente, le attività svolte e la gestione finanziaria sono state presentate da Marco Apollonio, del Consiglio dell’ente. Elencate le numerose iniziative portate avanti nel campo dell’editoria e della ricerca storica su personaggi e fatti della regione.

I consiglieri hanno poi deciso di avviare le procedure per la modifica dello Statuto e del regolamento di procedura della CAN costiera, dove alcune norme appaiono obsolete e non confacenti al regolare funzionamento dell’istituzione. Sarà formata una commissione, composta dai rappresentanti delle CAN comunali per stilare la bozza di modifica. Nominata anche la commissione che deciderà dell’assegnazione del premio annuale 2023 ad un connazionale particolarmente distintosi per la sua attività, ossia il compito è stato demandato alla presidenza.

L’ultima parte della seduta è stata dedicata alla situazione creatasi in seno alla Radiotelevisione di Slovenia, in particolare per quanto concerne i programmi italiani di Radio e TV Capodistria. È stato invitato a parlarne il vicepresidente del CdA della Rtv nazionale, David Runco, responsabile dei programmi italiani e del Centro regionale di Capodistria. L’ente denuncia pesanti perdite che si cerca di risanare con tagli lineari delle spese in tutti i comparti. Considerato il recente sostegno finanziario del governo sloveno a favore dei programmi minoritari, tramite l’Ufficio per le nazionalità, è stato chiesto e ottenuto che non vi siano decurtazioni dei programmi delle due emittenti italiane. Runco ha salutato questa decisione, aggiungendo, però, che non sfuggiranno alle riduzioni i mezzi necessari per la produzione dei programmi, quindi in sostanza per il comparto tecnico che a Capodistria è condiviso dalle redazioni italiane e slovene.

Il presidente della CAN costiera, Alberto Scheriani ha assicurato tutto l’appoggio politico possibile per prevenire tagli, che a lungo andare potrebbero colpire i posti di lavoro offerti ai connazionali da Radio e TV Capodistria. Assieme al deputato al Parlamento sloveno, Felice Žiža saranno interessati gli organismi competenti a partire dalla Commissione parlamentare per le minoranze, che dovrebbe affrontare a breve la problematica.

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