Fiume. In ginocchio contro i diritti delle donne. Il sindaco prende le distanze

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Fiume. In ginocchio contro i diritti delle donne. Il sindaco prende le distanze
Foto: Goran Žiković

Una trentina di uomini e alcune donne si sono radunati oggi, 6 gennaio, davanti alla cattedrale di San Vito per “pregare il rosario per gli uomini, perché l’aborto sia vietato, per la castità prematrimoniale e per la decenza femminile”.
I membri dell’organizzazione “Muževni budite” (“Siate virili”), riunitisi per la prima volta a Fiume (solitamente si raccolgono in preghiera a Zagabria), sono stati accolti da forti precipitazioni piovose che hanno scoraggiato la maggior parte dei “molitelji” (coloro che pregano) dall’inginocchiarsi davanti alla chiesa dove si sono radunati pure una quarantina di manifestanti che con canti e quant’altro hanno voluto “accompagnare” le preghiere degli inginocchiati.
Il tutto è avvenuto sotto l’occhio vigile della Polizia. Non ci sono stati incidenti di rilievo a parte uno spintamento. Un partecipante all’incontro di preghiera ha spintonato un fotoreporter che lo stava fotografando. È stato portato in commissariato.

Foto: Goran Žiković
I vicesindaci di Fiume Goran Palčevski e Sandra Krpan. Foto: Goran Žiković
Foto: Goran Žiković

Un partecipante all’incontro di preghiera ha spintonato un fotoreporter che lo stava fotografando

Il sindaco di Fiume Marko Filipović ha preso le distanze dall’odierna manifestazione.

“Fiume è una città che fonda la propria identità e il proprio progresso sulla diversità e sul rispetto delle libertà e del diritto di tutti noi ad essere diversi. Siamo sempre felici e orgogliosi di sostenere attività che arricchiscono la nostra città con la diversità, ampliano i nostri orizzonti e ci rendono persone migliori. Giudichiamo questo gruppo di inginocchiati nelle piazze pubbliche come una perfida imposizione di atteggiamenti arretrati sotto il pretesto della religione. Fiume è una città progressista, una città di uguaglianza e di eguali. A Fiume condanniamo gli insulti basati sul genere che, in questo caso, presentano le donne come meno capaci e meno intelligenti. Per questo motivo ci dissociamo da questo gruppo di inginocchiati e condanniamo i loro messaggi misogini”, si legge nel comunicato stampa del sindaco Filipović.

 

 

 

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