Fiume. Gelsi, due anniversari in uno (foto)

Celebrati in Comunità i 115 anni della costruzione dell'edificio e i 70 anni della SE Gelsi

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Fiume. Gelsi, due anniversari in uno (foto)

Due anniversari molto importanti sono stati celebrati oggi presso la Comunità degli Italiani di Fiume. Infatti, la SE Gelsi ha festeggiato i 115 anni dalla costruzione e unitamente i 70 anni dall’insediamento della scuola come tale nel palazzo stesso. Per l’occasione, durante tutto l’anno scolastico, gli alunni di tutte le classi, sezioni croate comprese, hanno lavorato per raccogliere quanti più dati riguardanti la scuola e tutta la sua storia. “La parte più pesante riguardava la raccolta di documenti legati alla sola costruzione dell’edificio – ci ha detto la direttrice Gloria Tijan –. Infatti, all’archivio storico, dove ci hanno aiutato tantissimo, purtroppo non hanno permesso l’entrata in massa. Abbiamo però richiesto in tempo il materiale che sarebbe stato di interesse anche ai più piccoli, come la durata della costruzione, i materiali usati. Era interessante vedere come questo enorme palazzo è stato costruito in poco più di un anno, con tanto di scuse per il ritardo di due mesi causa sciopero. Oggi sembra una cosa impossibile anche perché i materiali erano molto diversi da quelli odierni. Per quanto concerne invece il 70° è stato più facile in quanto abbiamo cercato informazioni sugli albi. Da ricordare che il palazzo come tale è sempre stato una scuola. Infatti, fino a 70 anni fa lo stabile che oggi ospita la Gelsi fungeva da convitto dell’odierna Facoltà di medicina (all’epoca Casa di ricovero F.lli Branchetta, nda), fino a che non è diventata la prima scuola pubblica Massimo D’Azeglio, a cavallo tra gli anni ’30 e ’40 del secolo scorso. Poi la struttura è diventata Scuola civica maschile in quella che allora si chiamava via Trieste. Negli anni ’50, quando le scuole italiane di Fiume vennero chiuse, questa rimase aperta e continuò a operare come scuola Gelsi per i bambini del rione, che abitavano nella via che nel tempo ha cambiato più volte nome, da Trieste a Narodnog ustanka a oggi Vukovarska. Questo lavoro di ricerca è stato fatto dagli alunni delle superiori. L’Accademia solenne, che questa volta si svolge al posto dello spettacolino di fine anno, vede la presenza di alunni che trattano vari argomenti che parlano del passato ma anche di sogni per il futuro, come ad esempio di lavagne moderne che scrivono da sole come in un film di fantascienza. Abbiamo voluto farla in Comunità per renderla veramente solenne, con tanto di presentazione del nostro giornalino che si trova anche sulla nostra pagina web. Purtroppo abbiamo ottenuto i fondi solo dal Ministero competente, con i quali abbiamo pagato la stampa. Il mio desiderio sarebbe stato quello di presentare anche la scuola vista dall’alto, con i droni, però non è stato possibile. La novità di quest’anno è l’inno della scuola, che non esisteva, che i bambini hanno scritto da soli e per il quale il maestro Davide Gugić ha scritto la musica”.

Emozione in sala
Vasto il pubblico in sala, tra i quali Irene Mestrovich, presidente del Consiglio della minoranza nazionale italiana della città di Fiume, Patrizia Pitacco, consulente pedagogico, già direttrice della Gelsi e titolare del Settore Istituzioni prescolari, scolastiche e universitarie della Giunta esecutiva dell’UI, Federico Guidotto, presidente del COMITES di Fiume, Elvia Fabijanić, ex direttrice, la prof. Maria Schiavato, ai quali si è rivolta Gloria Tijan che con tanta emozione ha voluto sottolineare quale sia il ruolo di una scuola. “A scuola avviene un processo di socializzazione, di condivisione di un percorso, che dura negli anni e che coinvolge i suoi protagonisti in un processo di contaminazione di realtà culturali, di micro-mondi, di lingue, di storie, di particolarismi, portando alla creazione qualcosa di nuovo, di inedito, di sconosciuto, di ‘mescolato’. Alla Gelsi curiamo molto la nostra appartenenza culturale, curiamo il dialetto fiumano nelle sezioni italiane, così come sosteniamo l’insegnamento del dialetto ciacavo nelle sezioni con lingua d’insegnamento croata. La nostra scuola è organizzata come una comunità educante, aperta a tanti stimoli, affinché ognuno possa esprimere la propria unicità assieme ad un senso di responsabilità verso sé stesso e gli altri”, ha detto concludendo poi con un pensiero, che spesso si sentiva ripetere da una collega, ovvero che tutti i bambini nascono con le ali, ma i bravi maestri insegnano loro a volare.

Se siamo qui è grazie alla Gelsi
La presidente del sodalizio, Melita Sciucca, ha salutato i presenti visibilmente emozionata. “Questa è stata la mia scuola, quella dei miei genitori, di mia figlia. La scuola nella quale ho lavorato sostituendo il “mostro della lingua italiana”, la prof. Maria Schiavato. Sono profondamente legata a questa scuola. Oggi vedo in sala anche tanti ex colleghi, miei ex alunni tra i quali Marin Corva, presidente della Giunta esecutiva dell’UI, Jenny Chinchella, membro dell’Assemblea e altri. La Gelsi è stato il luogo dove ho imparato a leggere e scrivere e grazie alla quale oggi cerco di dare il mio meglio come presidente della CI ma anche come docente di due scuole medie superiori”, ha detto Melita Sciucca.

Marin Corva ha dichiarato che la Gelsi ha segnato la sua vita, come pure quella di tanti altri ex alunni. “La scuola ha dato tanto e se oggi siamo qui e solo grazie a tutte quelle persone che ci hanno fatto crescere”, ha detto Corva.

Un saluto ai presenti è stato dato anche dalla vicesindaco Sandra Krpan la quale ha dichiarato che la scuola non è solo un edificio, ma sono anche gli alunni e i docenti. “Molti dei nostri concittadini che hanno lasciato un segno a Fiume hanno frequentato proprio questa scuola. Il vostro è un anniversario importante e vi faccio i più sinceri auguri”, ha detto la vicesindaco consegnando un regalo alla direttrice.

Ma i veri protagonisti sono stati i bambini che hanno recitato, ballato, cantato, raccontato la storia di ieri e di oggi e celebrato la loro seconda casa, la loro amata scuola Gelsi.

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