Diritto e cultura di pari passo

Alla Facoltà di Giurisprudenza di Fiume inaugurata l’VIII edizione del Corso tenuto in lingua italiana. A rivolgersi ai partecipanti sono stati il Console generale Davide Bradanini, il presidente dell’UI Maurizio Tremul, il vicepreside Vanja Smokvina e la prof.ssa Sandra Winkler

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Diritto e cultura di pari passo

“Avvicinarsi al diritto italiano, come sanno bene i giuristi, significa avvicinarsi alla cultura italiana. Il diritto è in qualche modo la sedimentazione di una cultura, di una storia e di un insieme di rapporti sociali che l’hanno generata”. Così il Console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini, ha illustrato ieri le ragioni che lo hanno reso felice di aver potuto partecipare alla Facoltà di Giurisprudenza (PRAVRI) dell’Università di Fiume (UNIRI) all’apertura dell’VIII edizione del Corso d’introduzione al diritto italiano proprio nel giorno nel quale è stata inaugurata la 21ª edizione della Settimana della lingua italiana nel mondo.
”Considero iniziative come questa – ha proseguito Bradanini – come un contributo fondamentale per il rafforzamento dei rapporti tra le due sponde dell’Adriatico. Italia e Croazia sono due Paesi amici con un potenziale di collaborazione, in particolare negli ambiti accademico e culturale, a mio avviso, ancora parzialmente inesplorato. È per questo che il Consolato generale, d’intesa con gli altri soggetti che costituiscono il Sistema Paese italiano in Croazia, in primis l’Ambasciata è a vostra disposizione per promuovere ulteriormente questa dimensione dei rapporti bilaterali”.
A rivolgersi a nome degli organizzatori e dei sostenitori del Corso ai partecipanti e ai frequentatori sono stati pure il prof. Vanja Smokvina, vicepreside della PRAVRI, la prof.ssa Sandra Winkler (PRAVRI) e il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul. Dopo aver trasmesso i saluti della preside della PRAVRI, la prof.ssa Vesna Crnić-Grotić, Smokvina ha rilevato l’orgoglio della Facoltà di Giurisprudenza in virtù del fatto che il Corso sia coinciso con la Settimana della lingua italiana nel mondo. “Per noi il fatto che la cultura giuridica e legale sia sta onorata in questo modo significa tantissimo”, ha dichiarato Smokvina, rilevando l’importanza della cooperazione instaurata tra la PRAVRI, il Consolato generale d’Italia e la CNI, più correttamente con l’Unione Italiana (definita da Smokvina un punto fisso), non soltanto nell’ottica del Corso d’introduzione al diritto italiano, ma anche di altre iniziative analoghe, a iniziare dal Giornata di sudi del Nord Adriatico.

Una splendida iniziativa

Gli ha fatto eco Maurizio Tremul (collegatosi in videoconferenza) affermando che “se un’iniziativa si rinnova continuamente nell’arco di otto anni significa che sta diventando una tradizione e che gli organizzatori hanno individuato una formula che è vincente”. “Quando ci è stata presentata otto anni fa – ancora Maurizio Tremul – abbiamo sposato subito questa splendida iniziativa, che ha un grande valore concreto e operativo. Lo sostengo perché si trova a portare avanti uno scambio di buone prassi e di esperienze giuridiche italiane e croate. Un’iniziativa che fa capire meglio agli ambiti giuridici e universitari di due Paesi amici con intense relazioni economiche, giuridiche e istituzionali le particolarità dei loro rispettivi sistemi”. “Quando ci sono relazioni economiche di qualsiasi genere possono insorgere talvolta pure dei problemi giuridici. La comprensione di quello che è il sistema giuridico italiano rispettivamente quello croato indubbiamente può facilitare la soluzione dei problemi che si vanno ad affrontare”, ha osservato il presidente dell’UI, sottolineando che “il fatto che il corso venga fatto a Fiume, in lingua italiana, con il sostegno e la volontà generale di portarlo avanti in questa modalità ha un valore emblematico”. Tremul ha osservato che il fatto che quest’anno coincidano la data dell’inaugurazione del Corso e quella della Settimana della lingua italiana nel mondo costituisce un ulteriore riconoscimento al progetto. Nel concludere il suo intervento Tremul ha espresso l’auspicio che da quest’esperienza possano nascere ulteriori forme di collaborazione, magari corsi di laurea o dottorato congiunti.

Maurizio Tremul ha rivolto un saluto… telematico

Una dimensione europea

Ricollegandosi a quest’ultimo discorso la prof.ssa Winkler ha segnalato che tale dimensione è stata forse addirittura superata con l’inclusione dell’UNIRI nel progetto YUFE (Young Universities for the Future of Europe). Un progetto europeo della durata di tre anni (2019-2021) avviato nell’ambito dell’Azione Chiave 2 (KA2) del Programma Erasmus+. YUFE è un network formato da 10 giovani atenei di altrettanti Paesi europei e quattro partner non accademici nato per realizzare un modello di Università europea non elitario, aperto e inclusivo, in grado di rafforzare la mobilità (anche virtuale) di studenti, staff e cittadini e favorire l’integrazione del sistema universitario in Europa. All’iniziativa hanno aderito oltre all’UNIRI pure l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, l’Università di Maastricht (coordinatore), l’Università Carlos III di Madrid, l’Università di Antwerp, l’Università di Brema, l’Università di Cipro, l’Università Eastern Finland, l’Università di Essex e l’Università Nicolaus Copernicus di Toruń/Turonia (Polonia).
Per quanto concerne il Corso d’introduzione al diritto italiano la prof.ssa Sandra Winkler ha espresso soddisfazione per il notevole riscontro riscosso dall’iniziativa non solo tra le file degli studenti, ma anche di chi è già avviato alla carriera forense. “Ogni edizione ci ha dato modo di stringere nuove amicizie. Basti considerare che sono una cinquantina i relatori che hanno partecipato in questi otto anni alla nostra iniziativa”, ha concluso la prof.saa Winkler.
Il Corso d’introduzione al diritto italiano (18-21 ottobre) si avvale di un contributo finanziario del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) della Repubblica Italiana, ai sensi della Legge 21 marzo 2001, N° 73, e successive estensioni e modificazioni, in applicazione delle Convenzioni stipulate tra MAECI, UI e Università Popolare di Trieste (UPT). L’iscrizione al programma formativo (accreditato come corso d’apprendimento permanete dell’UNIRI) – che quest’anno si svolgerà sia in modalità on site negli spazi della PRAVRI che on line sulla piattaforma Cisco Webex – è gratuito. Ai frequentanti, che avranno regolarmente partecipato all’intero corso, verrà consegnato un attestato di partecipazione rilasciato dalla PRAVRI. Inoltre, i partecipanti potranno maturare tre crediti formativi (ECTS). Il programma del Corso vede coinvolti il professor Vanja Smokvina, vicepreside della PRAVRI e la docente universitaria Sandra Winkler (PRAVRI) – insignita recentemente dell’Ordine della Stella d’Italia, nel grado di cavaliere, per il suo continuativo contributo al rafforzamento della collaborazione accademica e scientifica tra Italia e Croazia – nel ruolo di moderatori, contempla le lezioni dei professori Benedetta Sirgiovanni (Università degli studi di Roma Tor Vergata), Francesco Paolo Patti (Università Bocconi di Milano) e Michele Maria Comenale Pinto (Università degli studi di Sassari), nonché dell’avvocato Enrico Lubrano (Università LUISS Roma). Il Corso, interamente tenuto in lingua italiana, verterà su vari temi di diritto privato, diritto marittimo e diritto dello sport; è concepito altresì quale occasione di perfezionamento della conoscenza del gergo italiano giuridico.
Al termine dei saluti di rito la prof.ssa Sirgiovanni ha aperto il ciclo di lezioni parlando sul tema “La risoluzione del contratto nel diritto italiano: attualità e prospettive”. La lezione di oggi è intitolata “Blockchain e smart contracts: le discussioni in ambito europeo”. A trattare l’argomento sarà il prof. Patti. Domani l’avv. Lubrano parlerà di “Diritto dello Sport: tematiche attuali e prospettive future – I rapporti tra Ordinamento Sportivo, Statale ed Europeo – Il Diritto allo Sport”. Giovedì prossimo, invece, a salire in cattedra sarà il prof Comenale Pinto con la lezione “Codificazione del diritto marittimo e codice della navigazione in Italia”.

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