Dalmazia. Non c’è tregua per i Vigili del fuoco

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Dalmazia. Non c’è tregua per i Vigili del fuoco

Non c’è tregua per i Vigili del fuoco alle prese con gli incendi boschivi che in questi giorni stanno martoriando la Dalmazia. Sebbene la situazione non sia critica come in altri Paesi mediterranei, a iniziare dalla Grecia e dalla Turchia, anche in Croazia la situazione rimane seria. I due incendi più furiosi registrati in questi giorni sono divampati nei dintorni del Comune di Promina nella Regione di Sebenico e Knin, e nei pressi dell’insediamento di Donji Bitelić (Regione di Spalato e della Dalmazia).
A domare le fiamme che in un paio di giorni hanno devastato circa 190 ettari di pascoli, macchia mediterranea e boschi di querce nei dintorni di Promina sono stati inviati 19 mezzi dei Vigili del fuoco e 59 pompieri sia professionisti che volontari. A dare man forte alle forze impegnate sul campo sono intervenuti ben sei aerei antincendio (tre Candair e altrettanti Air Tractor).
Contemporaneamente a Donji Bitelić, dove sono andati in cenere 50 ettari di terreni e una casa (fortunatamente) disabitata, sono stati impegnati, invece, 47 Vigili del fuoco, 16 mezzi antincendio, due Candair, due Air Tractor e un elicottero.
Considerato che gli incendi non conoscono confini, gli aerei antincendio dell’Aeronautica militare croata sono stati impegnati anche nelle operazioni di spegnimento delle fiamme divampate nei dintorni di Široki Brijeg e di Čapljina in Bosnia ed Erzegovina. I Vigili del fuoco erzegovesi stanno lottando ormai da giorni contro le fiamme che stanno divorando i boschi della montagna Čabulja (1.776 metri di altezza), non lontano da Mostar (la città è praticamente avvolta da una coltre di fumo). La situazione è delicata anche a Stolac, dove le operazioni di spegnimento dei roghi è resa ardua dalla presenza di svariati campi minati risalenti all’epoca dei conflitti degli anni ‘90 che hanno insaguinato la Bosnia ed Erzegovina.

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