Lo spettro dell’inflazione incombe sulla Croazia

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Lo spettro dell’inflazione incombe sulla Croazia

Lo spettro della spirale inflativa incombe sulla Croazia. Secondo i dati pubblicati oggi dall’Ufficio centrale di statistica (DZS) i prezzi al consumo sono aumentati del 2,8 p.c. su base annua a luglio, per cui si registra il tasso d’inflazione più alto dall’aprile del 2013, quando era stato del 3,3 p.c. annuo. Il primo marcato aumento del tasso d’inflazione è stato registrato nell’aprile di quest’anno, pari al 2,1 p.c., il tasso più alto dall’agosto 2018. Il tasso di crescita dei prezzi è rimasto allo stesso livello a maggio, mentre ha rallentato leggermente, fermandosi al 2 p.c., a giugno.
L’aumento dei prezzi al consumo segue quindi l’incremento dei prezzi dei prodotti industriali, che sono lievitati del 7,9 p.c. a luglio rispetto allo stesso mese del 2020. Si è trattato del più grande balzo dall’aprile del 2011. Le statistiche registrano la crescita dei prezzi di produzione a livello annuale nel mercato interno dal febbraio di quest’anno.
La ripresa dell’inflazione si accompagna a quella della domanda interna e dell’attività economica, di pari passo con il rallentamento della pandemia e l’allentamento delle misure di contenimento del contagio. Va messo nel conto anche il trend globale di aumento dell’inflazione.
Le statistiche evidenziano che sono aumentati soprattutto i prezzi dei trasporti di più su base annua (9,3 p.c.) rispetto al mese di luglio dello scorso anno. I prezzi delle bevande alcoliche e del tabacco sono saliti del 5,7 p.c. su base annua, mentre i rincari riferiti a ristoranti e alberghi sono stati del 3,9 p.c..Le statistiche cumulative per i primi sette mesi di quest’anno mostrano un aumento dei prezzi al consumo dell’1,5 p.c. rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Un calo dei prezzi su base mensile è stato invece registrato nella categoria abbigliamento e calzature, pari al 9,9 p.c., conseguenza degli sconti stagionali.

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