Croazia. Addestramento soldati ucraini: parlamentari divisi

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Croazia. Addestramento soldati ucraini: parlamentari divisi

I deputati del Sabor non hanno adottato una posizione comune e definitiva in merito all’addestramento dei soldati ucraini in Croazia, richiesto dal ministro della Difesa Mario Banožić e respinto dal Presidente della Repubblica Zoran Milanović, che si è rifiutato di prendere in esame la richiesta avanzata dal ministro. Banožić ieri, martedì 22 novembre,  si era detto fiducioso sul fatto che in sede parlamentare si possa contare sull’appoggio dei due terzi dei deputati necessari ad autorizzare l’operazione. Oggi, però, le sue aspettative sono state deluse. Secondo Arsen Bauk (SDP) il Sabor non è competente per prendere una decisione del genere che spetta invece al governo in accordo con il Capo dello Stato. Marijan Pavliček (Sovranisti croati) ha dichiarato di non voler appoggiare l’iniziativa del ministro Banožić relativa all’addestramento in Croazia di militari ucraini in quanto verrebbe messa in pericolo la sicurezza del Paese.  Secondo Nikola Grmoja (Most) prima di esprimersi in merito a tale richiesta si dovrebbe sapere se si tratta di artificieri, di personale tecnico o altro. “Ci siamo schierati dalla parte dell’Ucraina fornendole tutto l’aiuto possibile affinché la guerra finisca e in Europa ritorni finalmente la pace. Non siamo contrari al fatto che l’Esercito croato addestri quello ucraino ma ci dovrebbe essere un consenso tra il governo e il Presidente della Repubblica che dovrebbero dimostrare unitarietà, tanto necessaria in caso di guerra, crisi energetica e inflazione. Se il Sabor dovesse essere chiamato a esprimersi in merito, Dieta democratica istriana sarebbe favorevole”, ha detto invece Marin Lerotić (DDI).

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