Al Belgio basta Batshuayi, Canada Ko (1-0). «Show» dell’arbitro Sikazwe

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Al Belgio basta Batshuayi, Canada Ko (1-0). «Show» dell’arbitro Sikazwe

Al Belgio basta un gol di Michy Batshuayi in chiusura di primo tempo per superare il Canada. Tantissima sofferenza per la squadra di Roberto Martinez, soprattutto nella prima frazione di gioco, in cui Courtois ha anche parato un rigore ad Alfonso Davies. In mezzo, una partita piacevole e ricca di capovolgimenti di fronte. Il Canada paga la mancanza di cinisimo nel primo tempo, soprattutto su un paio di occasioni di Buchinan, e il crollo della condizione fisica nella ripresa.
I “Diavoli Rossi” prendono così il comando del girone F, visto lo 0-0 nell’altro match tra Marocco e Croazia.

Il disastroso direttore di gara

Due rigori negati al Canada contro il Belgio in appena 45 minuti, senza alcun intervento del Var. L’arbitro zambiano Janny Sikazwe brilla al contrario per la prestazione nella gara valida per la prima giornata del Gruppo F ai Mondiali di Qatar 2022. Il 43enne direttore di gara in avvio si fa assistere dal Var per assegnare al Canada il rigore che Davis si fa parare da Courtois. Poi, però, colleziona una serie di topiche che danneggiano i nordamericani.

Al 14′ ci sarebbe un altro penalty per il Canada. Buchanan viene steso nell’area belga, l’arbitro però fischia un fuorigioco inesistente: l’azione è stata innescata da un retropassaggio di Hazard, niente offside. Il primo tempo rivedibile del fischietto si completa al 38′. Lareya affonda a destra e finisce giù sulla pressione di Witsel: il centrocampista belga tocca con la gamba l’avversario, il contatto è evidente. L’arbitro non vede nulla, il Var tace.

Nel finale di partita, altra decisione difficilmente comprensibile. Johnston stende Openda con un intervento a forbice, sarebbe un’espulsione da manuale ma il Canada rimane in 11: niente cartellino rosso.

Sikazwe è alla seconda convocazione ai Mondiali, dopo l’apparizione alla Coppa del Mondo 2018. L’arbitro zambiano a gennaio si è messo in evidenza per la surreale prestazione in Coppa d’Africa: ha diretto Mali-Tunisia, fischiando la fine del match per due volte prima del 90esimo. Davanti alle critiche, si è giustificato dicendo che la fine anticipata era indispensabile per evitare un malore: “I medici mi hanno detto che il mio corpo non si raffreddava, mancava poco per andare in coma”.

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